Al posto dei classici semi delle carte francesi — come quando fuori piove — ci sono i generi musicali: elettronica, hip-hop, alternative e rock.
In luogo delle carte numeriche e delle figure ci sono invece pezzi musicali: come asso troviamo One more time dei Daft Punk, Public Enemy No.1 dei Public Enemy, No.1 Party Anthem degli Arctic Monkeys e (ovviamente, poteva essercene un’altra?) Ace of Spades dei Motörhead.
E poi Two of Us dei Beatles, Three MC’s and One Dj dei Beastie Boys, Moment 4 Life di Nicki Minaj e Drake, Five Men Army dei Massive Attack, Six Days di DJ Shadow, Seven Nation Army dei White Stripes e via dicendo, di canzone in canzone, fino ai jack (Ms. Jackson degli Outkast), le regine (come The Queen is Dead degli Smith) e i re (King Kunta di Kendrick Lamar).
Stampato in litografia con vernici UV, che rendono i colori decisamente brillanti, e caratterizzato da grafiche che raffigurano in stile minimale i pezzi che rappresentano, il mazzo Dorothy Decks: Music Edition – Playing Cards è opera dello studio britannico Dorothy, già più volte citato qui su Frizzifrizzi per i suoi splendidi poster e attualmente alle prese con una piccola e sacrosanta guerra contro l’ipocrisia del governo di Boris Johnson, che a febbraio definì “poco qualificati” o “non qualificati” i lavoratori che guadagnavano meno di 25.000 £ al mese per poi, in periodo di emergenza Covid, chiamarli “lavoratori chiave”. Per sottolineare l’orribile dichiarazione iniziale e la patetica marcia indietro successiva, lo studio ha prodotto dei poster da scaricare gratuitamente.
