Primavera 2020: un docente offre in dono ai suoi studenti le note e gli spunti dai suoi libri più preziosi

Le pagine dei libri sono finestre aperte sul mondo e nella mente dell’autore. In quanto tali, sono piene di piccole, grandi epifanie capaci di offrire stimoli nuovi; di creare il necessario attrito tra opinioni differenti (la propria e quella di chi scrive, magari con uno dei personaggi — nel caso di un romanzo — a fare da tramite); di illuminare un’idea che fino a quel momento se ne stava nell’oscurità; di dirottare un’intuizione verso più feconde strade, ambiti, formati; di sintetizzare in poche righe qualcosa sulla quale si rimuginava da tempo senza venirne davvero a capo.

Lasciarle andare, quelle epifanie, lasciarle scappar via senza aver gettato prima almeno un’àncora per la memoria attraverso una nota, un segno, un’orecchia sulla pagina, sarebbe un delitto. Me ne sono accorto molto tardi e per anni non ho fatto nulla per evitare la fuga di chissà quanti pensieri fulminanti, senza permetter loro di diventare incendi creativi. Tuttora riempio di sottolineature a annotazioni gli ebook ma, per pigrizia (il semplice gesto di accompagnare una matita ben temperata al rito della lettura), non riesco ad avere la medesima costanza coi libri di carta.
D’altra parte sono molto affascinato da chi, invece, infarcisce i volumi di colorate bandierine di carte e solca le pagine con appunti, simboli, marginalia. Perché, oltre a rappresentare uno scrigno di spunti per sé, è anche un’ideale dono agli altri, a chi un giorno prenderà tra le mani quello stesso libro e potrà ritrovare le tracce di un pensiero altro che è già passato di lì, rispolverarne le deduzioni, stanarne i dubbi.

(fonte: primavera2020.ch)

C’è un bel progetto, recentissimo, che rappresenta perfettamente questa idea di dono, ed è Primavera 2020, un sito nato dall’urgenza, dalla necessità e dall’amore.
L’architetto svizzero Martino Pedrozzi, docente presso l’Accademia di architettura di Mendrisio, durante la quarantena ha pensato di stare idealmente vicino ai suoi allievi e si è messo a fotocopiare quei libri a lui più cari, tirandone fuori i passaggi più significativi, accompagnati da “etichette” che — oltre a riassumerne il tema — stimolano a riflettere.

In un’epoca di smaterializzazione digitale e soprattutto in un periodo di video-conferenze e lezioni a distanza, la scelta di utilizzare i volumi cartacei, i segni vergati a mano, e di affidarne la rappresentazione alla fotocopiatrice dà un inaspettato sapore caldo, reale, emozionale (amplificato dalla dedica «ai miei studenti di architettura, ai loro compagni e ai miei figli liceali») a tutta l’operazione, che ha avuto come “complici” i grafici Andreas Gysin e Sidi Vanetti, amici di Pedrozzi, che hanno realizzato un sito semplice quanto efficace, lasciando le imperfezioni delle fotocopie (notare come le immagini sono spesso storte ai bordi).

Al di là del pensiero che c’è dietro e della sua realizzazione pratica, Primavera 2020 è particolarmente interessante per i contenuti, che non arrivano — come ci si aspetterebbe — solo da saggi di architettura e progettazione. Dentro ci sono infatti tantissimi libri sulla musica (Glenn Gould su tutti), sulla pittura, sulla scultura, sulla scrittura, e le suggestioni evidenziate da Pedrozzi sono un dono preziosissimo per chiunque sappia accoglierlo.

(fonte: primavera2020.ch)
(fonte: primavera2020.ch)
(fonte: primavera2020.ch)
(fonte: primavera2020.ch)
(fonte: primavera2020.ch)
(fonte: primavera2020.ch)
(fonte: primavera2020.ch)
(fonte: primavera2020.ch)
(fonte: primavera2020.ch)
(fonte: primavera2020.ch)
(fonte: primavera2020.ch)
(fonte: primavera2020.ch)
(fonte: primavera2020.ch)
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