Il nuovo numero di M.O.L.L.A., la rivista per bambini molleggiati, è dedicato al corpo

Il fatto paradossale di questa pandemia è che colpisce i nostri corpi e allo tempo li allontana.
Scrive il filosofo Antonio Cariolato sul blog Antinomie: «Nei confronti del nostro e degli altri corpi abbiamo un sentimento di deprivazione. Dove siamo, dove sono i corpi? Si direbbe, infatti, che la loro consistenza ontologica in questi giorni di isolamento s’assottigli, se non a volte scompaia addirittura. La severa diminuzione dei contatti comporta la messa in questione, per certi aspetti, della stessa corporeità. […] Con l’arrivo dell’epidemia emerge un fatto inaspettato (d’altronde, la realtà sorprende immancabilmente il pensiero): mai forse come in questi momenti sentiamo di essere un corpo tra corpi e, al tempo stesso, i corpi sembrano, da una parte, allontanarsi tra loro a una distanza abissale o, dall’altra, fondersi in un abbraccio mortale (il virus ci ricorda, tra l’altro, che i corpi sono in una costante lotta fra loro). Per difenderci dal virus, abbiamo eretto una serie di barriere tra il nostro e gli altri corpi. L’epidemia si trasmette, passa da un corpo all’altro, confonde i piani e, insieme, costringe alla separazione, alla divisione, all’allontanamento. Essa mostra drammaticamente che i corpi sono sempre altrove».

L’abbiamo provato tutti, i primi giorni di quarantena. Affacciati alle finestre guardavamo i corpi degli altri passare per strada e la distanza tra noi e loro sembrava incommensurabile. Fossero stati su Marte sarebbe stato lo stesso.
In maniera analoga e opposta, in coda davanti ai negozi, dentro i supermercati, sui mezzi pubblici quei corpi apparivano invece come ostacoli: pericolosi dispositivi in movimento, potenzialmente contagiosi, attorno ai quali fare slalom per sopravvivere.

M.O.L.L.A. n.4, maggio 2020 (courtesy: BEKKO)

Questa prepotente ridefinizione della propria e dell’altrui corporeità è subita soprattutto dai bambini e dai ragazzini. Nella fase della loro vita in cui imparano a conoscere se stessi attraverso l’altro da sé, il contatto viene negato da una malattia e dalle necessarie misure per rallentarne la diffusione. Mancano i corpi dei compagni di scuola, trasferitisi in voci e immagini al di là di uno schermo; mancano i corpi degli insegnanti, dei coetanei al parco e in cortile; manca il proprio corpo in movimento e in relazione — anche conflittuale — con gli altri corpi. Gli unici di cui sentono parlare sono i corpi “fisiologici”, bisognosi di attività motoria, colpiti da sintomi, contenitori di malattie o portatori di anticorpi.

Trovo dunque perfetta la tempistica del nuovo numero della rivista per bambini M.O.L.L.A. (acronimo che sta per Magazine Onnivoro di Lapis e Linguacce Argute), che dedica la sua quarta uscita proprio al tema del corpo.

M.O.L.L.A. n.4, maggio 2020 (courtesy: BEKKO)

«Cos’è il corpo? È la nostra casa, il primo luogo per accettarsi e di conseguenza amare gli altri nelle loro diversità, ma è anche il nostro mezzo d’espressione, uno scrigno pieno di macchinari complessi, un prodigio di adattabilità. Dal labirinto che si nasconde nelle nostre impronte digitali al lavoro complesso del chirurgo plastico, dai tatuaggi dei maori alla vera, commovente storia dell’uomo-orso che ispirò La bella e la bestia, dalle domande di Kant su cosa sia un cane alla forma dei nostri organi che da soli suggeriscono storie e personaggi, faremo un viaggio incredibile dentro e fuori da noi», scrivono dalla redazione del magazine, fondato nel 2017 dall’associazione friulana BEKKO, “creatura” nata a sua volta dall’idea di Martina Paderni, Cecilia Cappelli, Caterina Di Paolo ed Elena Guglielmotti.

Rivolto a bambini dai 7 agli 11 anni, M.O.L.L.A. è pieno di illustrazioni, storie e attività.
Ospiti di questo numero, oltre alle quattro “Bekke”, Cristina Portolano, Naida Mazzenga (che ha anche disegnato la copertina), Elisa Marzano, Alessandra De Cristofaro, Anna Bonacina, Noemi Vola, Errico Buonanno, Bianca Sangalli Moretti e Gianluca Patti.

La rivista si può acquistare online o sulla pagina Facebook del progetto, dove c’è anche una lista in continuo aggiornamento delle librerie dove trovarla: per il momento la Giannino Stoppani di Bologna, l’Edicola 518 di Perugia, la libreria Kobo di Udine e, su web, il fornitissimo negozio Frab’s.

M.O.L.L.A. n.4, maggio 2020 (courtesy: BEKKO)
M.O.L.L.A. n.4, maggio 2020 (courtesy: BEKKO)
M.O.L.L.A. n.4, maggio 2020 (courtesy: BEKKO)
M.O.L.L.A. n.4, maggio 2020 (courtesy: BEKKO)
M.O.L.L.A. n.4, maggio 2020 (courtesy: BEKKO)
M.O.L.L.A. n.4, maggio 2020 (courtesy: BEKKO)
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