Un ragazzo se ne va in giro per Londra a chiedere a degli sconosciuti come si fa sesso — questa la sinossi, ridotta all’osso, di Sex Moves, un corto realizzato da Alex Bernas, regista d’animazione britannico che lavora tra Londra e Los Angeles.
Classificato da Vimeo come materiale adatto ad un pubblico maturo, in realtà Sex Moves non mostra alcunché di esplicito e si basa invece sulla gestualità, sul linguaggio del corpo, sulle metafore visive che i vari personaggi offrono al curioso protagonista che, invece, non appare mai.

Quella rappresentata da Bernas è una visione prettamente materialista e voluttuosa del sesso, eppure più che di volgarità si può parlare di gioiosità, una bizzarra gioiosità.
Come racconta il regista a Cartoon Brew — rivista online dedicata all’animazione che ha pubblicato in anteprima Sex Moves qualche giorno fa — l’idea del corto è inizialmente arrivata dopo una “chiacchierata ubriaca” con alcuni suoi amici, per poi prendere forma dopo la lettura di due articoli: uno parlava di come gli adolescenti britannici guardassero porno perché a scuola nessuno spiegava loro “come si fa”; l’altro trattava della prevalenza di video di stupro e abuso sulla piattaforma Pornhub.
Secondo Bernas, oltre a non essere realistico, il sesso rappresentato nella gran parte del materiale pornografico è aggressivo. Cioè che spesso manca, invece, è un altro aspetto, quello dell’imbarazzo e dell’umorismo — il sesso è anche questo.




