Introfada: Hamja Ahsan guida la rivincita degli introversi

Prima o poi, nel corso delle nostre vite, qualcuno ci farà la fatidica domanda: «Ritieni di essere una persona introversa o estroversa?»
Ci prenderemo qualche minuto, confusi, per cercare una risposta a qualcosa che sinceramente non ci siamo mai chiesti, a meno che non siamo capitati in passato su qualche test pubblicizzato in lungo e in largo. Passeremo in rassegna la nostra vita e con qualche incertezza proveremo a metterci in una di queste due categorie.

Hamja Ahsan, “Introfada. Lotta antisistema del militante introverso”, add editore, novembre 2019 (courtesy: add editore)

La fregatura è che la risposta non è indifferente, perché guardandoci intorno non possiamo negare che essere introversi sia come una condanna certa a dover faticare di più. Essere estroversi, invece, sembra una delle caratteristiche principali dell’essere umano in grado di sopravvivere tra eccessi di stimoli, necessità di essere costantemente attivi, socievoli e connessi, in grado di ricoprire cariche di potere e così via, obiettivi irraggiungibili da raggiungere in ogni caso. 

E se scoppiasse una rivoluzione per sovvertire questa diseguaglianza tra i due gruppi? In questo caso non ci serve viaggiare troppo con la fantasia perché l’artista, attivista e curatore con base a Londra, Hamja Ahsan, ha dato vita ad un piccolo libro, edito da add editore, per indicare la strada agli introversi nella creazione di una repubblica del popolo timido.

Introfada, questo il suo titolo, è una guida alla lotta anti-sistema del militante introverso, che, presa consapevolezza dei soprusi, degli atti di bullismo e della propria mancanza di autostima e tranquillità a causa degli estroversi, decide di dare vita ad un suo stato. Ahsan non prende le cose alla leggera, in fondo lui stesso nelle prime pagine del libro specifica: «Qualsiasi somiglianza con personaggi di fantasia o reali, vivi o morti, è da considerarsi una coincidenza, perché tutti i personaggi del libro sono interamente basati su di me».

Hamja Ahsan, “Introfada. Lotta antisistema del militante introverso”, add editore, novembre 2019 (courtesy: add editore)
Hamja Ahsan, “Introfada. Lotta antisistema del militante introverso”, add editore, novembre 2019 (courtesy: add editore)
Hamja Ahsan, “Introfada. Lotta antisistema del militante introverso”, add editore, novembre 2019 (courtesy: add editore)

Per questo motivo fa le cose per bene, definendo i confini di un territorio chiamato Aspergistan, con capitale Qom, che va dalla provincia della frontiera nordoccidentale e dalle regioni semiautonome del Pakistan fino alle grotte e alle regioni montuose dell’Afghanistan (con eccezione di Kabul) e alla repubblica islamica dell’Iran (con eccezione di Teheran).

Dà vita, come per ogni repubblica, ad una costituzione provvisoria che rappresenti finalmente i bisogni di timidi, introversi e appartenenti allo spettro autistico; disegna una bandiera nazionale di colore nero con tre puntini di sospensione, rappresentati a loro volta da 3 cerchi blu per simboleggiare il silenzio e gli abissi dell’oceano, e utilizzata solo e esclusivamente per esprimere il desiderio di tranquillità, solitudine e spazio personale; si affida al suono di una conchiglia appoggiata ad un orecchio per identificare il proprio inno nazionale, mentre radici e piante conficcate nel terreno — per simboleggiare la ricca vita del sottosuolo — diventano il fiore dello stato. 

a) fissare il pavimento
b) lasciar cadere le mani lungo i fianchi
c) dare le spalle
d) posizione fetale a terra
e) contemplare il cielo
f) sospirare

Hamja Ahsan, “Introfada. Lotta antisistema del militante introverso”, add editore, novembre 2019 (courtesy: add editore)
g) palmi avanti come un libro aperto
h) pugno chiuso davanti alla bocca
i) mano a sasso
j) distogliere lo sguardo
k) ingobbirsi

Hamja Ahsan, “Introfada. Lotta antisistema del militante introverso”, add editore, novembre 2019 (courtesy: add editore)

Gesti come fissare il pavimento, dare le spalle, assumere una posizione fetale a terra, guardare il cielo, stare a braccia conserte, diventano armi silenziose per riprendere il proprio posto nel mondo e dimostrare che non serve alzare la voce, mostrarsi, farsi beffe degli altri perché questi ultimi ti vedano, ti diano un valore positivo.

Puoi costruirti la tua casa, la tua comunità, le tue iniziative — ce sono tantissime in Introfada — e il tuo stato secondo le tue legittime misure. Non devi più chiedere scusa se, dopo diverse ore passate tra le persone, hai bisogno di altrettanto tempo fatto di silenzio, non devi più tutelarti dal giudizio di chi insistentemente ti propone di uscire dalla tua stanza, non hai bisogno di vergognarti se passa una nuvola nel cielo e ti va di seguirla come un gatto con il topo. Sei a casa, sei nella Repubblica dell’Aspergistan, la lotta è iniziata, unisciti a loro.

l) contemplare il mare
m) mani a forbice
n) passarsi le mani sulla faccia
o) stropicciarsi gli occhi
p) stare a braccia conserte

Hamja Ahsan, “Introfada. Lotta antisistema del militante introverso”, add editore, novembre 2019 (courtesy: add editore)
q) mangiarsi le unghie
r) guardare storto
s) appoggiarsi al muro
t) accucciarsi vicino al fuoco
u) posizione Rodin

Hamja Ahsan, “Introfada. Lotta antisistema del militante introverso”, add editore, novembre 2019 (courtesy: add editore)
v) dai la cera
w) togli la cera
x) ciondolare goffamente
y) inspira
z) espira

Hamja Ahsan, “Introfada. Lotta antisistema del militante introverso”, add editore, novembre 2019 (courtesy: add editore)
Hamja Ahsan, “Introfada. Lotta antisistema del militante introverso”, add editore, novembre 2019 (courtesy: add editore)
Hamja Ahsan, “Introfada. Lotta antisistema del militante introverso”, add editore, novembre 2019 (courtesy: add editore)
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