Le luci della cucina si accendono. Caffè. La fiamma del fornello. Affilare il coltello. L’acqua sul fuoco.
Comincia così Déguste, un cortometraggio sperimentale realizzato nel 2018 dal regista francese Stéphane Baz e uscito in questi giorni su Vimeo.
Protagonista del filmato — anche se non lo si vede mai in volto — è uno chef al lavoro. Chi sia questo chef non ha importanza, e già questa è una grande intuizione registica, in un panorama visivo come quello attuale, ossessionato dal cibo, dai nomi, dai personaggi, dalle stelle Michelin, dagli indirizzi dei ristoranti, dalla carta d’identità di ogni singolo ingrediente.
Déguste è infatti narrato dal punto di vista di chi cucina, e ciò che racconta sono soprattutto i gesti, i rumori, gli sfiancanti ritmi di chi lavora dietro ai fornelli.
Nel cortometraggio le visioni in soggettiva dello chef si alternano a riprese in cui l’obiettivo si avvicina agli elementi, con scene a rallentatore che esaltano le consistenze, le fibre, la polpa, i succhi, le reazioni chimiche, le “voci” degli ingredienti, suggerendo un parallelismo tra ciò che lo chef sta preparando e ciò che succede nel suo stesso corpo.
«Il film mostra legami di sangue tra cuoco e pasto. Nel trasformare il cibo, uno chef si trasforma allo stesso tempo. Cuore, sangue, nervi … è lo stesso materiale. Tutto è connesso» ha raccontato a Vimeo il regista, che in passato ha lavorato come cuoco a Parigi.