Qualche anno fa i designer dello studio Pop Chart Lab (ora Pop Chart) realizzò un poster dedicato a quelli che a loro avviso erano i migliori 100 romanzi nella storia della letteratura. Faceva parte di una serie di stampe scratch-off, pensate cioè per poter essere grattate: una volta letto il libro — grat grat grat — se ne rivela la copertina.
Come ogni lista, solitamente quelle che si notano di più sono le mancanze piuttosto che le presenze, e nei 100 romanzi selezionati si notava una spiccata presenza di autori della galassia anglosassone (c’era però Calvino, col suo Se una notte d’inverno un viaggiatore), e le scrittrici, seppur ottimamente rappresentate — da Jane Austen a Mary Shelley, dalle sorelle Brontë a Edith Wharton, da Willa Carher a Virginia Woolf — costituivano comunque una minoranza.

Ora però Pop Chart ha deciso di dedicare loro un’altro poster, Women of Letters. Anche questo da grattare, arriva con dei piccoli ritratti illustrati accompagnati da nome e titolo del romanzo più importante. Una volta tolto lo strato d’inchiostro, rivelano i busti, stile museo.
Il primo nome della lista è quello di Aphra Behn, che nel ‘600 fu la prima donna inglese a guadagnarsi da vivere scrivendo. L’ultima è la giovane ghanese-americana Yaa Gyasi, classe 1989 e autrice di Non dimenticare chi sei.

