Le 15 locandine illustrate della nuova edizione de La Guarimba International Film Festival

Jenny è per metà svedese e metà finlandese, ma vive a Londra.
Feliza è venezuelana ma vive in Spagna.
Ruan è di origine olandese ma è nato in Irlanda.
E poi c’è Ali, che è iraniano ma ha studiato in Italia e ora vive qui. E Helen, che è di origine messicana ma sta negli Stati Uniti. E Darius che è per metà iraniano ma è nato in Germania. C’è Rocío, che è spagnola e lavora in Francia, e Yajun, che viene dalla Cina ma ha studiato in America.
Anna invece è svedese ma abita a Londra. Martina è italiana e vive in Danimarca. Sang Joon è coreano ma sta a New York. Daphna è un’israeliana di base ad Amsterdam. Stefan è originario dell’ex Jugoslavia, è nato in Olanda, ha studiato in California e ora vive pure lui ad Amsterdam. Juanita è belgo-colombiana. Angela è venezuelano-americana, è nata in America, cresciuta a Caracas e vive a Los Angeles. Alexa è una newyorkese di origini filippine.

Jenny, Feliza, Ruan, Ali, Helen, Darius, Rocío sono illustratori, animatori, registi, direttori della fotografia. Vincono premi, lavorano in tutto il mondo, e sono solo alcuni dei nomi coinvolti nella nuova edizione, la settima, de La Guarimba International Film Festival, che è uno dei più interessanti eventi a livello mondiale tra quelli dedicati ai cortometraggi, nonostante venga organizzato in una piccola cittadina calabrese, Amantea — non esattamente il centro del mondo.

Mikel Murillo — Spagna (courtesy: La Guarimba International Film Festival)


E chi dirige il festival? Un italiano, Giulio Vita, che è cresciuto in Venezuela, ha studiato in Spagna e poi è tornato in Calabria. E una venezuelana, Sara Fratini, che è di origini italiane, ha studiato in Spagna e in Francia e ora, anche lei, lavora in Calabria.

Pensiamo se tutti loro fossero stati “a casa loro”, come sostiene uno dei più fortunati slogan raccatta-consensi, sbandierati da alcuni con evidenti disturbi della personalità. Che poi dove sarebbe questa “casa loro”? Chi lo sa.

Kärt Einasto (k2rte) — Estonia (courtesy: La Guarimba International Film Festival)
Catalina Cartagena — Cile (courtesy: La Guarimba International Film Festival)

Quel che è certo è che dal 7 all’11 agosto 2019 quella casa sarà Amantea, che ospiterà la nuova edizione de La Guarimba (il nome stesso del festival, che per gli indios venezuelani significa “posto sicuro” potrebbe essere la risposta alla domanda precedente), con un fittissimo programma di ben 152 cortometraggi, divisi tra varie sezioni: fiction, documentario, animazione, videoclip musicale, film Sperimentali e La Grotta dei Piccoli, che è quella dedicata ai bambini.

Sono ben 42 le nazioni rappresentate dai corti, selezionati da una giuria tutta al femminile, anche in questo caso disseminata per il globo: dalla scrittrice e l’animatrice americana Jeanette Bonds alla regista d’animazione e docente ungherese Éva Katinka Bógnar, passando per la cubano-francese Norma Guevara, responsabile della programmazione del Films de Femmes di Créteil e fondatrice del Women Film Festival Network.

Julia Rose Barnes — USA (courtesy: La Guarimba International Film Festival)
Jisu Choi — Corea del Sud (courtesy: La Guarimba International Film Festival)

A promuovere l’evento non una bensì 15 locandine — a ribadire lo spirito multiculturale e senza frontiere del progetto — realizzate da k2rte (Estonia), Catalina Cartagena (Cile), Julia Rose Barnes (Stati Uniti), Mikel Murillo (Spagna), Jisu Choi (Corea del Sud), Julie Caty (Francia), Tyler Gross (Stati Uniti), Felilustra (Venezuela), Ruan Van Vliet (Irlanda), Adam Higton (Regno Unito), Clara Selina Bach (Danimarca), Paula Sosa Holt (Argentina), Camille De Cussac (Francia), Jenny Jokela (Finlandia) e Luca Tóth (Ungheria).

Le opere, che fanno parte del progetto Artists For La Guarimba, saranno esposte durante il festival in una mostra a cura di Sara Fratini, mentre il 30 maggio, a Roma, ci sarà la presentazione della settima edizione dell’evento. L’appuntamento è presso L’Accademia di Ungheria, che collabora all’iniziativa insieme all’università MOME di Budapest. Verranno proiettati cortometraggi d’animazione ungheresi e, a seguire, ci sarà un concerto di monoton/monokrom.

Julie Caty — Francia (courtesy: La Guarimba International Film Festival)
Tyler Gross — USA (courtesy: La Guarimba International Film Festival)
Paula Sosa Holt — Argentina (courtesy: La Guarimba International Film Festival)
Camille de Cussac — Francia (courtesy: La Guarimba International Film Festival)
Feliza Gómez (Felilustra) — Venezuela (courtesy: La Guarimba International Film Festival)
Ruan Van Vliet — Irlanda (courtesy: La Guarimba International Film Festival)
Jenny Jokela — Finlandia / Svezia (courtesy: La Guarimba International Film Festival)
Luca Tóth — Ungheria (courtesy: La Guarimba International Film Festival)
Adam Higton — UK (courtesy: La Guarimba International Film Festival)
Clara Selina Bach — Danimarca (courtesy: La Guarimba International Film Festival)
Un messaggio

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