Sei un designer. Hai studiato a San Francisco, ti sei specializzato nella progettazione delle UI, le interfacce utente, cioè che quelle che tutti gli utenti di un sito o di un’app vedono e usano (e quando non riescono a orientarsi in un menù, non trovano un link, sono costretti a sorbirsi animazioni inutili per azioni che invece dovrebbero essere semplici, spesso è colpa tua). Hai lavorato per un’azienda che fa temi per WordPress, ed era nella squadra che ha prodotto uno di quelli più venduti e diffusi in assoluto. Poi sei stato assunto da Google, dove stai dietro alla piattaforma per i pagamenti. Nei ritagli di tempo ti diverti a smanettare col codice di programmazione, ma anche a fare grafica. Ti piace pure sporcarti le mani, e passi ore a impastare l’argilla. Hai un debole per l’animazione. Ma soprattutto hai un debole per le cose che girano: i torni, le icone, i loghi rotondi, le tecniche pre-cinema come lo zootropio e il fenachistoscopio.
Ti chiami Kenny Sing e, dati tutti gli ingredienti, non potevi che sfornare questo.