
«Ma voi avete Fruit» è una frase che ho sentito dirmi più volte, in questi ultimi anni, parlando con appassionati di autoproduzioni editoriali, con gente che stava pensando di mettere in piedi una fanzine, con chi fanzine già le faceva, con chi, semplicemente, si capiva da quel brillio nello sguardo che avrebbe voluto passare le giornate ad accarezzare carta, sfogliare carta, perdersi nella carta.
«Ma voi avete Fruit». È quella che io chiamo una frase-poster. Quando un poster è ripiegato, ne cogli solo un pezzetto, poi lo spieghi e quello, appunto, si spiega. La frase-poster funziona allo stesso modo. Parte ripiegata ma dopo, nel momento in cui il cervello comincia a elaborare, si apre e rivela tutti i significati. «Ma [a differenza di me/noi,] voi [che siete fortunati, a Bologna] avete Fruit [, che è il meglio del meglio, in Italia, per chi vuole fare, scoprire autoproduzioni editoriali, incontrare chi le fa, parlare con chi le fa, capire come le fa]».

(foto: Thomas Foresti | courtesy: Fruit Exhibition)
A quel punto — con la frase spiegata che non riesci più a reimpacchettare, come le mappe quando sei in giro per strada in una città che non conosci — che devi fare? Allarghi le braccia, metti su l’espressione più comprensiva che hai in inventario e ammetti che effettivamente sì, noi, a Bologna, abbiamo Fruit, ma non è che stia lì tutto l’anno, non è che noi si viva costantemente nelle cose belle fatte di carta, non è che noi si vada prima a comprare le verdure e poi a fare la spesa di riviste indipendenti, tastando, come le nonne al mercato, per sentire se l’inchiostro è fresco e la a carta profuma.
Non abbiamo Erik Kessels che ci aspetta ogni mattina sul ponte della stazione per fare due chiacchiere sull’importanza dello humour nel processo artistico-curatoriale, né ci svegliamo dopo una notte agitata scrivendo il sogno o l’incubo che abbiamo appena avuto per poi passarlo a Loris Dogana che lo disegna, e neppure ci sediamo in una sala e ci proiettano un documentario sull’editoria indipendente e i suoi protagonisti.
Anche per noi sono cose che succedono una volta all’anno.

Quella “volta all’anno” è arrivata. Per noi, fortunati, di Bologna ma pure per tutti gli altri.
Fruit Exhibition.
Settima edizione (già sette anni? Mi sembra ieri che giravo col registratore a fare le interviste durante le prime edizioni).
Tre giorni: 1 – 3 febbraio.

(courtesy: Fruit Exhibition)
Più di 100 espositori da tutta Italia e da Spagna, Svizzera, Germania, Austria, Francia, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti, Giappone, Taiwan e Mongolia.
Nuova sede: non si tasterà e annuserà più la carta sotto gli enormi lampadari di Palazzo Re Enzo ma nelle ugualmente meravigliose sale di Palazzo Isolani, sempre in pieno centro.
Tra illustrazione, grafica, fumetto, fotografia, collage, cancelleria e tutti gli ibridi interdisciplinari che si possano immaginare (qualcuno ha già cominciato a postare qualche anticipazione), quest’anno si riderà anche. Non che nelle altre edizioni fosse vietato (un’attacco di riso isterico passerebbe forse inascoltato nei tanti momenti di affollamento e frenesia sfogliereccia), ma stavolta c’è proprio una sezione speciale a tema dedicata appunto allo humor — «perché in Italia per occuparsi di cultura (e di editoria) è sempre necessario un po’ di buon umore», dicono gli organizzatori di Fruit, cioè l’associazione culturale Crudo — con diversi progetti e produzioni di cui abbiamo già parlato qui su Frizzifrizzi, come Banana Project, Dirty Furniture, Hato press, Nieves, Platò, Put A Egg On It, Studio Rebigo, zioxla, oltre al già citato Kessels.
E poi presentazioni, talk, performance, proiezioni, tre workshop, musica e — visto che i giorni in cui noi fortunati di Bologna abbiamo Fruit coincide con il periodo di Art City — anche mostre.

Infine — udite, udite, o voi che avete già in piedi una piccola realtà editoriale o state pensando di lanciarne una — durante Fruit verrà anche presentata la prima edizione del FIP – Fruit Indie Publishing.
Si tratta di un concorso, indetto in collaborazione con Favini, che premia il miglior progetto.
Il tema è ancora lo humor e c’è tempo fino al 15 marzo 2019 per presentare un progetto editoriale inedito in formato digitale. Tutte le informazioni per partecipare sono qui.
[cbtabs][cbtab title=”INFO”]Fruit ExhibitionMostra internazionale di illustratori contemporanei
Ospite speciale: Mordillo
QUANDO: 1 — 3 febbraio 2019
OPENING: 8 dicembre | 17,00
DOVE: Palazzo Isolani | via Santo Stefano 16, Bologna
INFO: Facebook | fruitexhibition.com[/cbtab][cbtab title=”MAPPA”][/cbtab][/cbtabs]
(courtesy: Fruit Exhibition)
(courtesy: Fruit Exhibition)
(courtesy: Fruit Exhibition)
(courtesy: Fruit Exhibition)
(courtesy: Fruit Exhibition)
(courtesy: Fruit Exhibition)
(courtesy: Fruit Exhibition)
(courtesy: Fruit Exhibition)
(courtesy: Fruit Exhibition)
(courtesy: Fruit Exhibition)
(courtesy: Fruit Exhibition)
(courtesy: Fruit Exhibition)
(courtesy: Fruit Exhibition)
(courtesy: Fruit Exhibition
(courtesy: Fruit Exhibition)