Il viandante cittadino — che sia un lavoratore, uno studente, uno svogliato scansafatiche o altro — conosce solo una pausa, quella dell’attesa che il semaforo lo inviti, cambiando colore, ad attraversare. Ed ecco allora che il ritmo dei passi rallenta, il telefono sguscia fuori dalla tasca, aumenta la percezione dello spazio che lo circonda e delle persone intorno a lui o lei, anche loro alle prese con la ripresa della dimestichezza nei confronti del mondo.
La mia è una descrizione di vita vissuta attraverso le parole. Oli Kellett, fotografo inglese, invece, ci lascia delle prove visive attraverso la sua serie fotografica, Cross Road Blues, dove solitari individui sono alle prese con la prova più difficile dei nostri tempi, fermarsi.
Con grande maestria riesce a comunicarci un momento sospeso nel tempo, in cui tutto sembra essere desolato e quasi congelato: improvvisamente si fa silenzio in sala e la luce si accende sulla persona in attesa, aspetta un suo gesto, un suo sguardo inconsapevole, prima che il semaforo diventi verde e tutto riprenda a correre come sempre.