© William Mullan (fonte: oddapples.photo)

Un fotografo ha lanciato un account Instagram interamente dedicato alle mele

La pratica di aprire account Instagram monotematici è sempre più diffusa: trovare l’idea buona, e su quella investire tempo e fatica. C’è chi lo fa per passione e chi per calcolo, con lunghe sessioni di “spremute alle meningi” per tirar fuori l’intuizione giusta. Nell’uno o nell’altro caso, quando si riesce a imboccare la strada giusta, quando forma e sostanza si sposano alla perfezione e il concetto è sostenuto da una cerca abilità nel presentarlo, ne consegue di solito un riscontro, in forma di follower, attenzione da parte dei media, possibilità di monetizzare in qualche modo, e accesso libero attraverso a porte che prima erano chiuse, come quelle degli editori.

Leggendo la storia di William Mullan — e soprattutto leggendo i testi che accompagnano le immagini che posta — si propende per l’ipotesi che dietro alla volontà di cominciare a dedicare il suo account, @pomme_queen, perlopiù a un unico soggetto, le mele, ci sia dietro un amore genuino.

© William Mullan
(fonte: oddapples.photo)

«La diversità tra le Knobbed Russets è davvero notevole. Queste sembravano uscite dall’immaginazione di Mary Shelley, mentre le altre sembravano come dei rospi carini ma tragicamente coperti di verruche», scrive Mullan accanto a un trio di rugosi frutti gialli, dimostrando delle doti letterarie niente male.
«Con questa mela è come mangiare porcellana — tutti i fiori morbidi e la dolcezza luminosa; un po ‘tropicale; veramente delicata» dice di una White Winter Pearmain che effettivamente sembra una riproduzione in ceramica dipinta a mano.

Come ha raccontato recentemente al New York Times, Mullan — che è cresciuto nelle campagne inglesi e si è trasferito prima in California e poi nella Grande Mela (poteva non finire lì?) — è stato folgorato dai pomi del Malus domestica quando, in un piccolo supermercato del suo paesino, ha trovato una mela brutta ma buonissima, che era «davvero deliziosa e complessa, con tutte queste meravigliose note di noce e di cedro — come castagne e sidro di mele caldo. Aveva il sapore del filtro di Instagram che scegli per una foto delle foglie autunnali», per citare le sue stesse parole.

© William Mullan
(fonte: oddapples.photo)

Se da anni adorava mangiarle, l’idea di cominciare a fotografarle, però, è arrivata solo nel 2017, come si vede dal suo account. Prima del 22 ottobre di quell’anno le immagini sono varie — gatti strade, cibo, gente, tante fabbriche di cioccolato — e poi arriva lei, la Pink Pearl, accompagnata da una didascalia che recita: «Pink Pearl Apple. Profuma di champagne alla fragola. Il sapore ti fa sembrare di vivere nella Maria Antonietta di Sofia Coppola».
Da quel momento: mele, prima sporadiche poi sempre più presenti, fino a monopolizzare tutto. Mele bizzarre, mele storte, rare, screziate, quasi aliene, fotografate su sfondi monocromatici e descritte con una rara accuratezza, nel sapore e, dove possibile, nella storia, con largo uso di metafore.

A dicembre è anche uscita una pubblicazione, un piccolo libro fotografico intitolato Odd Apples, realizzato in collaborazione con il designer Andrea A. Trabucco-Campos e stampato in sole 200 copie, purtroppo andate già esaurite ma con una ristampa, pare, in arrivo.

© William Mullan
(fonte: oddapples.photo)
© William Mullan
(fonte: instagram.com/pomme_queen/)
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