Austriaca, poco più che trentenne, Bianca Tschaikner è una illustratrice e stampatrice che ha girato il mondo sia durante gli anni di formazione — ha studiato tecniche di stampa in Italia e in Spagna, presso la Scuola Internazionale di Arte Grafica Il Bisonte di Firenze e la galiziana Fundación CIEC, ed è poi tornata dalle nostre parti per specializzarsi in illustrazione all’Accademia di Belle Arti Macerata — che in quelli successivi, spostandosi anche in Uzbekistan, Cile, Marocco, Portogallo, Stati Uniti, India e Iran, scegliendo infine di stabilirsi (almeno per ora) in un luogo perfetto per uno spirito giramondo come il suo: una zona di confine, il Lago di Costanza, lì dove Svizzera, Austria e Germania si incontrano.
I suoi viaggi sono anche i protagonisti di libri, sketchbook e autoproduzioni — dalle cartoline dal Marocco a un ricettario sudamericano, dalle incisioni sulla via della seta alle illustrazioni dedicate alle colline di Granada, dalle xilografie sulla primavera fiorentina agli sketchbook di Teheran e dell’India.
All’India, e in particolare a quello che il più celebre testo indiano conosciuto nel resto del mondo, il Kāma Sūtra, Tschaikner ha dedicato un piccolo volume autoprodotto, il Minisutra, sua personalissima versione ridotta dell’opera sul sesso per antonomasia.
Se infatti l’originale riporta 64 posizioni sessuali, il Minisutra ne raccoglie 34, rappresentate da ironiche tavole realizzate all’acquerello, nate inizialmente come singoli dipinti postati da Bianca Tschaikner su Facebook.
Finanziato attraverso una campagna di crowdfunding, il libro si acquista online e contiene posizioni come “la rana gelosa”, “i calzini nuovi” (un grande classico) e “il pattinaggio sul ghiaccio”.