Save te date | I mondi fantastici del BilBOlbul 2018

(fonte: bilbolbul.net)

Quando ho cominciato a scalare — letteralmente — gli scaffali dedicati alla fantascienza nella grande biblioteca dei miei genitori, ho capito subito che avevo bisogno di una mappa. Esplorando dapprima attraverso ciò che leggevo sulle costole dei libri — Molto dopo mezzanotte, Solaris, La civiltà del vento, e Simak, Dick, Disch — e poi perdendo ore sulle/nelle meravigliose illustrazioni di copertina, sentivo che sarebbe stato necessario un vero e proprio atlante: dovevo orientarmi, capire da dove iniziare, se c’erano zone più adatte a me, quali fossero gli abissi della noia, quale le isole piene di pericoli (in realtà era soprattutto a quelle che volevo arrivare).

Vedendomi interessato, mio padre infilò sicuro la mano tra i volumi e tirò fuori Io robot di Asimov. Che mi appassionò, ma fino a un certo punto. La svolta ci fu quando trovai le antologie curate da Fruttero & Lucentini: Le meraviglie del possibile, col solo Fruttero insieme a Sergio Solmi, e poi Il secondo libro della fantascienza e Il terzo libro della fantascienza. Avevo scovato la mia mappa, il mio atlante. Ma non tanto in quel libro, piuttosto in quello che stava accanto: L’Enciclopedia della fantascienza, curata da Gianni Montanari, pubblicata da Mondadori, anno 1986.

Guido Buzzelli
(fonte: bilbolbul.net)

Da allora l’Enciclopedia rimase sempre con me: mi accompagnò attraverso Clarke e Henlein, mi portò da Ballard e Dick, mi indicò la strada verso un illustratore come Karel Thole. Anche se ormai non più aggiornata, me la sono portata con me quando mi sono trasferito a Bologna. Ora è nel mio piccolo scaffale di fantascienza. Forse la useranno le mie figlie, forse no. È datata. Ma soprattutto manca, in quell’enciclopedia, qualcosa che di diritto ci sarebbe dovuto stare: i fumetti.
Ci sono i libri, ci sono gli scrittori, ci sono i film, ci sono gli illustratori. Ma i fumettisti no.

Altro libro, stesso scaffale: Manuale del viaggiatore interplanetario, di Gianni Guadalupi ed Esoardo Salvestrini, Rizzoli, 1984. Trovato in un mercatino, è una sorta di guida illustrata del sistema solare dove però i luoghi e le relative flora e fauna locali sono quelle dei romanzi fantastici. È una bellissima opera ma, di nuovo, c’è Asimov, c’è Bradbury, c’è Clarke, c’è Vonnegut, ci sono Simak, Moorcock, Heinlein, Wells, Verne, c’è persino Poe, e Tolstoj, e De Bergerac. Di fumettista mi pare ce ne sia solo uno, Yambo, ma è presente con un romanzo illustrato, Colonia lunare e non con un fumetto.

Amandine Meyer
(fonte: bilbolbul.net)

Erano gli anni ’80, d’accordo. All’epoca il fumetto veniva considerato perlopiù intrattenimento di basso livello o, peggio, “roba da sfigati” (per certi versi oggi non è che vada meglio: nell’informazione mainstream si tende a voler dare dignità al graphic novel identificandolo come “altro” rispetto al fumetto).
Eppure è da lì che la maggior parte di noi ha fatto la prima conoscenza con il fantastico, con gli altri mondi, con nuove geografie dell’immaginazione, attraverso le quali parlare della realtà, capovolgerla, affondare i denti nel famoso inner space raccontando — per mezzo del testo, del disegno, del colore, della disposizione delle vignette e dello spazio bianco — di altri pianeti, di mondi paralleli, di distopie, di supereroi, di mostri e di creature folli che seguono una logica tutta loro.

Quella che offre il fumetto è una «fuga dalla realtà, o meglio messa in discussione del reale ed ingresso in un mondo fantastico, alle cui geografie e regole adattarsi e ridefinire se stessi», per citare il comunicato stampa della nuova edizione del festival internazionale di fumetto BilBOlbul, che ha proprio nel fantastico il filo rosso che lega i tanti, tantissimi appuntamenti che movimenteranno la città di Bologna dal 22 al 25 novembre, tra mostre e progetti, incontri, iniziative per i bambini, pubblicazioni realizzate ad hoc per il festival e tante mostre off.

Jack Kirby
(fonte: bilbolbul.net)

Si va dal grande Jack Kirby a un autore attualissimo come Francesco Cattani (unico italiano nella Sélection Officielle dell’edizione 2019 del prestigioso Festival International de la Bande Dessinée di Angoulême con il suo Luna del mattino), che ha anche realizzato la locandina del BBB; da un artista tutto da riscoprire come Guido Buzzelli alla prima retrospettiva su Mat Brinkman; dal grottesco dell’illustratrice svedese Emelie Östergren al disturbante immaginario infantile di Amandine Meyer, ancora quasi sconosciuta in Italia; dalla scienza raccontata dai webcomics di ERCcOMICS al fantastico mondo del giovanissimo Gianluca Ascione, pieno però di app che siamo abituati a usare ogni giorno (ché sempre più spesso i mondi “altri” stanno dentro ai nostri smartphone).

Gianluca Ascione
(fonte: bilbolbul.net)

L’evento, che nella scorsa edizione ha cambiato totalmente formato — il festival in realtà dura tutto l’anno, con una serie di progetti che puntano molto sul formare nuovi lettori (e lettori nuovi) rivolgendosi a scuole, associazioni, librerie e biblioteche, mentre i quattro giorni del festival-festival di novembre sono da considerarsi come il culmine di un’attività e la celebrazione di 365 giorni di lavoro — quest’anno prosegue e rafforza il concetto, continuando a lavorare sul linguaggio del fumetto non soltanto inquadrandolo attraverso la lente della divulgazione, ma anche quella della formazione, della discussione, della promozione dei giovani autori, della sperimentazione, della contaminazione con altre arti.

Ci sarà ad esempio Gipi che presenterà il suo film Il ragazzo più felice del mondo, mentre Stefano Ricci farà improvvisare gli studenti studenti del Liceo Artistico Arcangeli, dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, del Liceo Musicale di Bologna e del Conservatorio G. B. Martini con musica e fumetto, guidati dallo stesso Ricci e dal musicista Pasquale Mirra, in collaborazione con il Bologna Jazz Festival.

Segnosonico
(fonte: bilbolbul.net)

L’intero programma — fantastico, in tutti i sensi — è online.

[cbtabs][cbtab title=”INFO”]BilBOlbul

QUANDO: 22 — 25 novembre 2018
DOVE: Bologna (vedi luoghi)
INFO: bilbolbul.net[/cbtab][/cbtabs]

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