Il terzo numero di She Shoots Film è dedicato alla metamorfosi

Cambiare per assecondare la propria natura. Cambiare per proteggersi. Cambiare per mettersi in gioco, o semplicemente per giocare. Cambiare per sedurre, o per essere sedotti. Cambiare per allontanare. Cambiare per scappare. Cambiare per vedere l’effetto che fa. Cambiare per cambiare, né più né meno.
Che sia solo esteriore — attraverso il trucco, l’abbigliamento, la chirurgia, la rappresentazione di sé per mezzo dell’arte — o che ci coinvolga fin nelle profondità dell’animo, il concetto di metamorfosi ha affascinato l’uomo fin dalla notte dei tempi, dalle antiche cosmogonie a Ovidio, dalle leggende popolari ai racconti gotici, da Kafka ai fumetti, dal teatro alle serie tv.

A offrirne un sguardo, contemporaneo, tutto al femminile e da diverse prospettive, arriva il nuovo numero di She Shoots Film, rivista indipendente fondata dall’artista australiana Aliki Smith e dedicata alla fotografia.

Nato nel 2017, il magazine ha la particolarità di ospitare unicamente fotografe che scattano in analogico, dedicando ciascuna uscita a un tema differente, affrontato attraverso serie fotografiche e interviste.

Il tema di She Shoots Film n.3, che verrà presentato il prossimo 17 novembre, è appunto la metamorfosi, vista attraverso gli occhi — e gli obiettivi — di talenti più o meno affermati provenienti da tutto il mondo: Hazel Dooney, Cig Harvey, Nancy Rexroth, Aline Smithson, Laura Aubrée, Deborah Candeub, Elizabeth Casasola, Lauren Hare, Mia Krys, Emma Perry, Paola Katherine Rodriguez, Emma Starr, Lisa Toboz e — unica italiana — Sabrina Caramanico.