Germano Zullo, Albertine, “Grattacieli”, Mondadori, giugno 2018 (foto: Frizzifrizzi)

I grattacieli di Ermanno Zullo e Albertine

In costante escalation col vicino costruiscono / Parton dal pratino e vanno fino in cielo, / han più parabole sul tetto che S.Marco nel Vangelo, diceva quello.

Nel caso degli altissimi grattacieli che costruiscono i due miliardari protagonisti di questo albo illustrato, di parabole mi pare non ce ne siano — ma non è detto, i particolari sono tanti ed è facile che sfugga qualcosa. Ci sono però porte d’oro massiccio, telecamere di sorveglianza, lampadari in vetro di Murano, mosaici preziosi, balaustre in avorio, sale da biliardo, una stanza intera piena di cassette di sicurezza, specchi veneziani, osservatori, addirittura un cinema, persino un museo, niente meno che una pietra lunare, una sala fit… — prendo fiato — …ness, ah, no, ecco, c’è pure la parabola. Che capta tutte le stazioni del mondo, per giunta.

Germano Zullo, Albertine, “Grattacieli”, Mondadori, giugno 2018
(foto: Frizzifrizzi)

Il fatto è che Agenore Agobaro De’ Grandis Riccoraro e il suo collega strariccone Prospero dei Messibene Junior hanno avuto la malaugurata idea di far costruire le loro due ville una accanto all’altra. Tronfi e sfondati di soldi come sono, è ovvio che le cose finiscano poi per mettersi male, e infatti, aiutati da architetti sempre più costosi, con nomi che non possono che tradirne la cupidigia e il cuor di pietra — Arthur J. Sciacallo, Gerald K. Volpe, Géraldine du Rezza —, cominciano a erigere le loro magioni sempre più in alto, mentre gru di giorno in giorno più malferme aggiungono continuamente nuovi elementi, ancora e ancora, ancora e ancora, come i bambini (e soprattutto gli ex-bambini) quando hanno a che fare coi mattoncini di legno. La fine, è più che certo, non potrà che essere la stessa.

Pubblicato per la prima volta in Svizzera dalle Editions La Joie de Lire nel 2012, Grattacieli è arrivato da poco in Italia, edito da Mondadori.

Germano Zullo, Albertine, “Grattacieli”, Mondadori, giugno 2018
(foto: Frizzifrizzi)

Gli autori sono Germano Zullo e Albertine, entrambi svizzeri, pluripremiati nei festival di letteratura per ragazzi, illustrazione, e animazione, coppia nella vita e spesso — come in questo caso — anche nel lavoro.

I dialoghi ridotti al minimo, in Grattacieli il ritmo della storia è dato dallo sviluppo in altezza dei palazzi. E visto che il libro, per quanto allungato, è per sempre una cornice, d’istinto anche i bambini più piccoli capiscono che oltre il confine non si può andare. Al contrario, il Riccoraro e il Messibene non sembrano volersi fermare, e persistono nell’aggiungere nuove stanze, torrette e costosi accessori, tutti quanti descritti, come i personaggi che appaiono e se ne vanno, da didascaliche descrizioni che rendono il tutto ancora più assurdo.

Germano Zullo, Albertine, “Grattacieli”, Mondadori, giugno 2018
(foto: Frizzifrizzi)
Germano Zullo, Albertine, “Grattacieli”, Mondadori, giugno 2018
(foto: Frizzifrizzi)
Germano Zullo, Albertine, “Grattacieli”, Mondadori, giugno 2018
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Germano Zullo, Albertine, “Grattacieli”, Mondadori, giugno 2018
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Germano Zullo, Albertine, “Grattacieli”, Mondadori, giugno 2018
(foto: Frizzifrizzi)
Germano Zullo, Albertine, “Grattacieli”, Mondadori, giugno 2018
(foto: Frizzifrizzi)
Germano Zullo, Albertine, “Grattacieli”, Mondadori, giugno 2018
(foto: Frizzifrizzi)
Germano Zullo, Albertine, “Grattacieli”, Mondadori, giugno 2018
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Germano Zullo, Albertine, “Grattacieli”, Mondadori, giugno 2018
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