Ha un curriculum piuttosto inusuale, Diana Wehmeier. Inusuale per un artista, ma anche per una scienziata. Tra le sue attività si intrecciano infatti studi ed esperienze lavorative che spaziano dal campo dell’arte a quello delle scienze — dove spaziano è da intendere anche letteralmente visto che Wehmeier, che è nata in Germania nel 1985 e oggi fa l’artista, la consulente e la speaker in eventi di altissimo livello nei quali si traccia il futuro delle tecnologie, ha anche passato tre anni nel dipartimento di fisica e ingegneria aerospaziale della Technische Universität di Dresda.
«La scienza e la fantascienza stanno lentamente unendosi per formare una nuova realtà in cui i sogni più folli hanno iniziato ad avverarsi», dice Wehmeier che, da esperta di entrambi i mondi, ha anche fondato una rivista, Plasma, che esce con un solo numero all’anno e punta su contenuti di grande qualità, dedicati a temi come l’intelligenza artificiale, l’astronomia, i viaggi nello spazio e la bionica, applicati all’arte contemporanea o approcciati dal punto di vista dell’arte (per avere un’idea del tipo di materiale e del modo di affrontarlo, consiglio di visitare il sito, dove c’è qualche piccola anteprima capace di lasciare a bocca aperta).
Uscito a giugno, il quarto numero della rivista, impeccabile anche dal punto di vista del design, si può acquistare online.