Matt Winn at Molasses Books, Bushwick, Brooklyn, 2017 © Franck Bohbot (fonte: behance.net)

I volti dei librai indipendenti

Le librerie chiudono, le grandi e le piccole. Le librerie chiudono perché la gente legge poco. Chiudono (le piccole) per via dei miseri margini che possono strappare a distributori e grossisti. Chiudono (sempre le piccole) per via delle politiche di sconto aggressive delle grandi. Chiudono (le piccole ma anche le grandi) per via delle politiche di sconto ancor più aggressive dei colossi online. Chiudono perché chi legge fa showrooming, come con gli abiti e gli aggeggi elettronici, e va nei negozi, guarda, tocca, prova, leggiucchia, e poi acquista su Amazon.

Ma — c’è un ma. Se da una parte lo spazio di sopravvivenza delle grandi catene si andrà probabilmente assottigliando perché la competizione con i colossi delle vendite online è ovviamente asimmetrica mentre il campo da gioco e le strategie sono sostanzialmente le stesse, c’è invece opportunità per resistere — se non addirittura per crescere — per chi sceglie di occupare le nicchie lasciate scoperte. Nicchie fatte di realtà fortemente caratterizzate, che sanno benissimo di non poter competere con i giganti per quanto riguarda prezzi e quantità dell’offerta, ma hanno la capacità di batterli in fatto di scelta editoriale, di dialogo attivo con proprio pubblico di riferimento, di influenza all’interno della propria bolla locale/culturale, di competenza riguardo al prodotto.

I librai che continueranno a sopravvivere saranno verosimilmente quelli capaci di dare un’impronta a ciò che fanno. Impronta che spesso si rivela anche in ciò che sono, nei loro volti, negli sguardi. Perlomeno è questo che esce dalla serie fotografica We Are NY Indie Booksellers del fotografo e filmmaker francese Franck Bohbot.

Di base a Brooklyn, Bohbot, che in passato aveva realizzato un bella serie anche sulle biblioteche, è andato in giro per le librerie indipendenti di New York, ha incontrato i librai, si è fatto raccontare le loro storie e li ha ritratti. Prossimamente uscirà anche un libro, realizzato in collaborazione con il giornalista e scrittore Philippe Ungar, che si è occupato delle interviste.

Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.