«Giudicare un libro dal colore dei suoi personaggi, senza comprenderne la provenienza, è un enorme disservizio ai danni del lettore», scrive Debbie Bibo, che è tra le più stimate consulenti editoriali e agenti letterari nel campo dell’editoria per l’infanzia e degli albi illustrati, nel pezzo intitolato Guardare il dito e non vedere la luna, prima parte della storia di copertina del nuovo numero di Illustratore Italiano, trimestrale dedicato al disegno e ai disegnatori italiani, giunto alla sua nona uscita.
Articolata in cinque capitoli e dedicata a un tema, quello degli stereotipi nei libri per bambini, che da almeno un paio d’anni è al centro di una vivace discussione soprattutto negli Stati uniti, la cover story mette assieme voci, autori, libri e punti di vista molto diversi: c’è un approfondimento della giornalista inglese Donna Ferguson sui ruoli dei personaggi maschili e di quelli femminili nei libri illustrati (i personaggi maschili, rivela uno studio del 2017, hanno il doppio delle probabilità di ricoprire un ruolo primario, mentre è otto volte più probabile trovare ruoli di cattivi maschili rispetto a quelli femminili); c’è un articolo di Alessandro Carboni sulla storia della Pimpa di Altan; c’è un pezzo sulle letture, le polemiche e l’influenza di The Snowy Day, capolavoro di Ezra Jack Keats che ha come protagonista un bambino afro-americano; ci sono le scelte fatte da quattro editori differenti per la copertina delle varie edizioni di uno stesso libro (il recente e bellissimo La foresta, scritto da Riccardo Bozzi e illustrato da Violeta Lópiz e Valerio Vidali); c’è persino un racconto giovanile di Bukowski sul bullismo, illustrato da Emiliano Ponzi.
Questa grande presenza di firme anglosassoni non è un caso. Per la prima volta Illustratore Italiano, finora pubblicato in doppia lingua, italiano e inglese, sceglie quest’ultimo come idioma principale, mettendo i testi in italiano in secondo piano e preparandosi a conquistare un pubblico sempre più internazionale.
Ma non di soli stereotipi si parla. Nel n.9 della rivista fondata nel 2014 da Maria La Duca, Filippo La Duca e Alessandro Carboni c’è anche spazio per i videoclip d’animazione, per libri illustrati che diventano app, per la ultimissime novità Nintendo, per un articolo che il sottoscritto ha dedicato a una delle più interessanti illustratrici di moda, Rosalba Cafforio, e poi di banconote svedesi, delle oniriche architetture di Tomaso Buzzi, di recensioni di vignette e di balloon con Fumettologica, di un luogo magico come la libreria/studio grafico/casa editrice italo-berlinese Raum Italic, del grande sondaggio sul mestiere dell’illustratore, e di consapevolezza di sé e promozione online con un’intervista a Marco “Goran” Romano.
104 pagine, con illustrazioni originali di Giulia Sagramola (che ha realizzato un ironico fumetto sul processo creativo), Simone Massoni e Giacomo Gambineri (sua la copertina), il nuovo numero di Illustratore Italiano si può acquistare online o nei tanti punti vendita in cui è possibile trovarne una copia.