Un libro raccoglie viaggi e illustrazioni del grande naturalista ed esploratore Alexander von Humboldt

Con un nome che rimanda a due grandi del pensiero matematico, Leopold Kronecker e John Wallis, la piccola casa editrice catalana Kronecker Wallis ha esordito nell’ottobre del 2016 con un progetto ambiziosissimo: la ripubblicazione di uno dei più grandi testi della storia dell’umanità, i Philosophiae Naturalis Principia Mathematica di Isaac Newton, in un’edizione che rendesse giustizia all’enorme portata del saggio e lo riportasse, attraverso un design curatissimo, nella contemporaneità.

Finanziato con una campagna di crowdfunding che ebbe molto successo, il libro uscì nel luglio del 2017, a 330 anni esatti dalla pubblicazione originale. Da allora Kronecker Wallis — nata dall’idea di un bibliofilo, Jordi Anton, ispirato da saggi come Breve storia di (quasi) tutto e Breve storia della vita privata di Bill Bryson, o Storia della filosofia occidentale di Bertrand Russell e L’ultimo teorema di Fermat di Simon Singh — ha cominciato a lavorare su testi e autori fondamentali che però non sono da anni (o decenni) protagonisti di nuove uscite editoriali.

Dopo i Principia newtonianani, Anton si è buttato sugli Elementi di Euclide, sfornando un’altra edizione impeccabile (uscirà a dicembre 2018, per ora si può prenotare), e contemporaneamente anche su un volume dedicato ad uno dei più grandi naturalisti ed esploratori della storia, Alexander Von Humboldt.

Nato a Berlino nel 1769 da una famiglia molto benestante, Humboldt fu ciò che viene comunemente chiamato “uomo universale”, cioè una mente che eccelle in molteplici campi.
Considerato uno dei padri del pensiero ecologista, studiò astronomia, fisica, botanica, geologia, matematica, ma anche economia, lingue e storia. Anticolonialista e antirazzista, fu fonte d’ispirazione per un rivoluzionario come Simón Bolívar.

Provetto illustratore, viaggiò in tutto il mondo osservando il mondo minerale, quello animale e quello vegetale, disegnando mappe, analizzando il clima, immortalando centinaia di forme di vita e intuendo che ogni cosa è connessa con le altre.
Quando morì, nel 1859, era quasi completamente nullatenente: aveva speso tutto in viaggi, nella pubblicazione di libri illustrati e prestando denaro ad amici e a chi considerava come giovani talenti.

In uscita a giugno 2018 (al momento si può pre-ordinare), Illustrating Nature. The World Through the Eyes of Alexander von Humboldt è un compendio dei viaggi, delle osservazioni, delle scoperte e dei disegni del grande scienziato.
Ché, come scrive Jordi Anton sul sito della sua casa editrice, «alla fine, si tratta di mantenere vivo il patrimonio culturale, tecnico, scientifico e filosofico accanto a noi, proprio come merita questo lavoro».