Un paio di anni fa parlai di un libro che ebbe molto successo, perlomeno tra i nostri lettori.
Si tratta di Hirameki, che insegna a trovare ispirazione nelle macchie casuali di colore, trasformandole, con pochi segni di matita, penna o pennarello, in personaggi, volti, micro-storie.
Gli autori sono Peng & Hu, due artisti che hanno avuto l’idea dalla chiazza sul manto di una mucca, che a loro dire assomigliava a una celebre stella del cinema (la macchia, non la mucca), e hanno battezzato il loro metodo, appunto, Hirameki, parola giapponese che significa più o meno “lampo d’ispirazione”.
Quel libro — che è uscito anche in italiano, edito da Rizzoli — ha avuto ben due seguiti, uno dedicato a gatti e cani e un altro che utilizza lo stesso principio ma al posto delle macchie colorate mette le nuvole.