A Roma, nelle domeniche assolate di un’imminente primavera, quasi tutti tendiamo a prendere due direzioni: il mare o le colline. Poi ci sono quelli che restano in città perché ci sono cose importanti da fare. La terza opzione è quella che ho scelto domenica 12 marzo, quando sono stata piacevolmente rapita da Scanner – Automatici Autoprodotti Autoalimentati.
Da mezzogiorno fino a sera ho fatto mio un divanetto del Monk Club e da lì, comoda e rilassata, mi sono goduta la giornata, l’alternarsi di progetti editoriali che fanno la differenza in un momento in cui, nonostante tutte le contrarietà, o anche grazie a queste, in molti comprendono che c’è molto da fare. Le idee ci sono e vanno coltivate.
In questa domenica sul divano ho ascoltato interviste e presentazioni di progetti italiani indipendenti su carta, perché adesso che stiamo riscoprendo l’analogico, cestinato fin troppo in fretta, ne valorizziamo le potenzialità in molti campi sfruttandolo al meglio e con i giusti innesti digitali.
Eccole quindi le storie di tipografi, grafici, illustratori, fotografi, neuroscienziati (non scherzo, provare a sfogliare Nodes e capirete) e giornalisti che, coraggiosamente indifferenti alle crisi editoriali, hanno raccontato le storie dei loro progetti cartacei, le motivazioni che spingono a stampare su carta, a usare caratteri mobili, fotocopiatrici e distribuzioni laterali, le ragioni che li fanno resistere nonostante le difficoltà, soprattutto di budget e distribuzione.
Ecco i nomi che si sono avvicendati sul palco: Atelier Insigna, Laura Anfuso + Emma Mandelli, Marco Fioramanti + Night Italia, Il Reportage, Phantome, Nodes, B comics • Fucilate a strisce + Francesco Panatta, Pinocchio narrato da Alberto Fiori — primo titolo in uscita per la collana Juvenilia di IFIX con la curatela di Lina Monaco –, Walkabout Prints + Paolo Schneider, Sofia Bucci, ARFestival + Stefano Piccoli, Effe – Periodico di Altre Narratività e Cliquot.
E per finire un incontro con alcune librerie indipendenti: Anna Parisi (Libreria Assaggi), Chiara Capodici (Leporello), Maurizio Zicoschi (Libreria I Trapezisti) e Maurizio Ceccato (Scripta Manent).
Perché Scanner? Perché il foglio di carta è un oggetto artistico e qui ce lo spiega Maurizio Ceccato: «Il termine fanzine oggi, oltre che essere stretto, non coincide con le produzioni attuali che si stanno ricavando, nell’ultimo decennio, uno spazio preciso fuori dai circuiti librari, confezionati e redatti in una forma tutt’altro che “amatoriale”. Tra la riscoperta di vecchi tipi in legno, set di caratteri a piombo, torchi e inchiostri da stampa, raffinate carte tamburate, stampanti Risograph a colori e offset, i nuovi fanzinari-autoproduttori, provano a dare una diversa fisionomia alla comunicazione su carta, accentuandone le caratteristiche del mezzo in controcorrente o in simultanea simbiosi con il web. Cercheremo di capire in questo viaggio nei meandri, non tanto nascosti dello stivale, cosa e come ma soprattutto chi fa autoproduzione oggi, e perché, nonostante il fenomeno sia in continua crescita ed espansione resti ancora un mistero senza carta d’identità».
Questi i nomi dei presenti alla mostra mercato di Scanner, in rigoroso ordine alfabetico: Anatomia dei sentimenti, Apnea, Atelier InSigna, B comics • Fucilate a strisce, Bambi Kramer, Betterpress, Bill, Bolo Paper, Brigata RGB, Bubka, Sofia Bucci, Canicola, Chicken Broccoli, Cliquot, Clockwork Pictures, Costola, Crisma, Delebile, Duo + Marina Biagini, Elisa Talentino, Flanerì + effe, Fortepressa, Fox Craft, G.I.U.D.A., Il Reportage, Illustratore Italiano, Impronta Umana, Incubo alla balena, Inuit, Isola, K28, Kei Kei, La trama, Laura Anfuso + Emma Mandelli, Librifinticlandestini, Lök, Lucha Libre, Maicol&Mirco, Maledizioni, Modo, Muscle, Nervi, Night Italia + Marco Fioramanti, Nina Masina, No=Fi Recordings, Nodes, Nu®ant, Resina, Sciame, Semiserie Lab, Sirene journal, Squame, Stranedizioni, Studio Pilar, Teiera, Terracava, The Park, This Is Not A Love Song, Walkabout Prints + Paolo Schneider, WATT • Senza alternativa, Wino Studio, Stefano Zattera, Zooo.
Di molti di questi progetti abbiamo già parlato su Frizzifrizzi, di altri avremo modo di approfondire in futuro.
Il One Shot Fest di Scanner è stata una sorta di anteprima invernale della tre giorni che si terrà a luglio, sempre al Monk, sempre a cura di IFIX • Scripta Manent e Dude Mag.