Design, moda, eccellenze artigianali, itinerari lontani dai soliti viaggi più o meno organizzati tipici di noi occidentali in visita nel “Continente Nero”, questi i temi chiave di Luxe Noir, nuova rivista indipendente di base a Johannesburg, Sud Africa, e fondata da Aiwekhoe Iyahen.
In uscita ogni sei mesi, Luxe Noir ha debuttato poche settimane fa con un corposo volume dalla copertina in total black, ospitando al suo interno reportage e interviste che, tra le altre cose, raccontano delle tecniche tradizionali di tintura indaco del Mali, di reinterpretazioni contemporanee delle tecniche metallurgiche del Burkina, della vita di strada — tra droga e abitazioni senza elettricità — nelle baraccopoli sudafricane, di fashion design ispirato agli antichi costumi dell’etnia xhosa, di un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie.
L’idea di Iyahen è di offrire al lettore — africano o meno — una prospettiva, se non inedita, comunque ancora poco battuta dai media dedicati all’arte e al design, e cioè un punto di vista interno del fermento e della complessità della comunità creativa africana, puntando l’attenzione non soltanto su chi vive e lavora lì ma anche su coloro che si sono spostati in altri continenti durante una delle tante diaspore di cui l’Africa continua sua malgrado ad essere testimone.







