Sappiamo tutti, da rimembranze scolastiche, che “dati due punti distinti, esiste una e una sola retta che li contiene entrambi”. La strada che parte da uno dei due punti e arriva all’altro si chiama segmento, e sia la prof. di matematica e geometria che il buon senso ci dicono che è la via più breve.
Breve, però, non sempre fa rima con più affascinante, e difatti dalla Germania (inaspettatamente, se si vuole dar retta agli stereotipi), e più precisamente dalla redazione di Curves, ci avvertono che «la curva è il modo più sensuale per connettere due punti — e in una certa misura anche il più realistico».
Da qui l’idea di una rivista, Curves per l’appunto, interamente dedicata alle strade più tortuose — e intriganti — su cui viaggiare.
Dalla Scozia alla Sicilia, dalla California all’Austria, dai Pirenei alle Alpi, tra passi montani e tornanti costieri, la squadra di Curves si mette periodicamente in viaggio per percorrere itinerari mozzafiato a bordo di auto d’epoca e “supercar” (gli appassionati delle quali non vorranno perdersi l’account Instagram del magazine: @curvesmagazin), raccontando poi in ciascun numero un tour differente e accompagnando mappe, storie e dritte su dove fermarsi a fotografie spettacolari del territorio e, ovviamente, delle curve.
Pensato per chi viaggia in auto, in realtà la rivista — che ha dei numeri bilingue tedesco/inglese e altri, ahimè, solo in tedesco — piacerà pure a chi le curve ama farle in moto o in bicicletta (pure io, senza patente e appiedato, ammetto di essere rimasto molto colpito dal progetto).