Fashionpedia (foto: Fashionary)

Fashionpedia: l’enciclopedia visuale della moda

Ammetto che se fossi uno studente di moda proverei un certo imbarazzo nel presentarmi in classe con un libro del genere, esattamente allo stesso modo in cui mi sentirei vagamente ridicolo a tirar fuori dalla borsa, durante la prima lezione di zoologia, il manuale delle impronte degli animali che convinsi i miei a comperarmi quando facevo le elementari, oppure lasciar spuntare accidentalmente il manuale di karate dalla sacca sportiva negli spogliatoi della palestra durante il corso di arti marziali.

Fashionpedia, l’enciclopedia visuale della moda, è uno di quei libri da tenere segreti, da acquistare discretamente seguendo il proprio istinto di feticista dei manuali e poi sfogliare con quel senso di colpa misto a gioia che è tipico dei piccoli peccatucci privati.
Il mio è dunque un “consiglio per gli acquisti” particolare. Da interpretare come un “io non ti ho detto niente e tu non hai letto niente”, ma poi probabilmente ce lo compriamo entrambi. Discretamente, appunto.

Pubblicata da Fashionary, editore di Hong Kong che dal 2008 crea furbissimi prodotti più che altro pensati per aspiranti fashion designer (sketchbook, cartamodelli, agende), la Fashionpedia è un volume di oltre 300 pagine che tratta ogni singolo dettaglio stilistico, produttivo e pratico, partendo da una timeline storica e passando poi a figurine e silhouette, a schemi che spiegano l’anatomia di capi e accessori, andando a toccare persino il mondo dei gioielli e quello dei profumi, fino ad arrivare ai tessuti e alle loro proprietà, ai tipi di lavorazione, ai pattern, alle stampe, alle tinture, ai lavaggi.
Di tutto e di più, in un’orgia di simboli e schemini e freccine.

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