Ho una nuova casa a Bologna, in verità al momento dovrei scrivere che ho una sorta di cantiere: un bagno in divenire, delle bellissime mattonelle Made a Mano per le pareti del bagno, un bellissimo parquet in legno che pazientemente aspetta di essere montato, delle travi antiche spuntate fuori da un orrendo cartongesso e che dovranno essere trattate, dei vecchissimi termosifoni in ghisa riportati al loro antico splendore insieme alle persiane verdi (colore d’obbligo per l’intero antico palazzo in centro a Bologna). In un box di periferia ad attendere da circa un anno ho dei comodini antichi ereditati, e degli specchi, un bellissimo comò di fine ‘800 con le colonne, una toilette un po’ provata dai precedenti traslochi, due poltrone Chester Frau, disgraziatamente rosa perché le scelsi da romantica diciassettenne…
Mi manca la cucina, la vorrei in acciaio, fredda e funzionale come so essere io stessa all’occorrenza, ma non sempre e quindi ancora non mi decido. E mi mancano le porte, che voglio bianche, quasi invisibili, come del resto devono essere anche i battiscopa e le finestre, ma ho le maniglie, le maniglie delle porte!
Le ho scelte da tempo tra quelle realizzate dai ragazzi NJ Interiors. Di loro scrissi per la prima volta qualche tempo fa; il progetto nato a Firenze nel 2014 sancisce l’incontro tra lo scultore Jacopo Candotti e la designer Nicole Valenti e dà vita ad una serie di bellissime maniglie e pomelli che loro definiscono sculture funzionali.
Interamente realizzate a mano da artigiani italiani che Nicole e Jacopo supervisionano, le maniglie e i pomelli (nelle immagini vedete le nuove proposte che hanno arricchito la collezione, presentate nei giorni scorsi a Maison & Objet, a Parigi) di NJ Interiors raffigurano uccelli tropicali, coralli, le consistenze delle rocce, le contorsioni di un ramo che, come per magia, si materializzano e diventano maniglie o pomelli, su cui ti viene proprio voglia di mettere le mani…