
Recenti ricerche1 dimostrano che i manifesti, quelli delle pubbliche affissioni, attraggono i loro… — come dire? Simili?
I bambini guardano quelli coi bambini; gli anziani tengono d’occhio i necrologi; le signore con la pelliccia quelli delle stagioni teatrali; gli squattrinati vanno a caccia degli annunci di offerte stracciate e sconti straordinari (ma solo se superano il 50%, possibilmente scritto in rosso e con font oltre il mezzo metro); i burocrati (e gli ottici) quelli delle aste pubbliche, scritti fitti fitti in corpo 7, nero su bianco; e ci sono segnalazioni di gatti che rischiano la vita, sul ciglio della strada, incantati di fronte a micioni tigrati trionfalmente immobili accanto a succulente scatolette.
Verrebbe dunque da pensare che se al posto di feste della birra, sagre della pappardella al cinghiale, tariffe telefoniche, liquidazioni di aziende di materassi e serate con Peppa Pig affiggi delle illustrazioni, queste verranno bellamente ignorate dai più, ché di illustratori a passeggio non è che non ce ne siano, ma la categoria non è certamente rappresentata e rumorosa e organizzata in lobby, all’interno della società, quanto quella dei pensionati, dei bebè, degli ottici e dei gatti.

In realtà, quattro edizioni di Affiche, mostra organizzata dall’associazione culturale Tapirulan e allestita negli spazi delle pubbliche affissioni di Cremona, hanno avvalorato la tesi contraria: se metti le opere di un bravo artista là dove prima c’erano gli annunci commerciali, magicamente i passanti cominceranno a distogliere lo sguardo interiore dai fatti propri per posarlo su quelle esplosioni di colore apparse dalla sera alla mattina e, incredibilmente, abbandoneranno i loro istituzionalizzati ruoli di anziano, signora in pelliccia, ottico e felino, e si fermeranno — al di là di ogni appartenenza di classe e di specie — semplicemente a godersi la vista.
Dopo Shout, Olimpia Zagnoli, Riccardo Guasco e Jean Jullien, quest’anno è la volta di un altro illustratore di fama internazionale, Philip Giordano, ligure di nascita e giramondo per genetica e vocazione — papà svizzero, mamma filippina, anni passati in Giappone, libri tradotti in tutto il mondo e collaborazioni con i più importanti magazine di qua e di là dell’oceano.

Come per le scorse edizioni di Affiche, la mostra è disseminata per la città in un percorso che si articola per circa 20km e comprende 45 opere installate, appunto, negli spazi di pubblica affissione della città.
Inutile sottolineare come il mezzo perfetto per godersela, oltre alle proprie gambe, sia la bicicletta, e infatti l’inaugurazione, prevista per il 24 settembre, sarà in forma di “biciclettata”, aperta a tutti — l’appuntamento è per le 17,15 davanti allo Spazio Tapirulan, in corso XX Settembre.
I manifesti rimarranno per le strade fino al 2 ottobre, ma fino al 27 novembre la mostra è visibile anche presso lo Spazio Tapirulan, con tanto di catalogo in formato gigante in arrivo.
[cbtabs][cbtab title=”INFO”]Affiche: Philip GiodanoQUANDO: 24 settembre — 2 ottobre 2016 (negli spazi di pubblica affissione)
24 settembre — 27 novembre 2016 (negli spazi dell’associazione Tapirulan)
DOVE: Cremona
OPENING: 24 settembre | 17,15
INFO: Tapirulan[/cbtab][cbtab title=”MAPPA”][/cbtab][/cbtabs]