Los Angeles oggi e 70 anni fa

Di progetti, soprattutto fotografici, che mettono a confronto passato e presente di un luogo ce ne sono a bizzeffe (il Guardian ha addirittura una sezione del sito dedicata a questo: Photography then and now) ma questo video realizzato dal regista Keven McAlester per il New Yorker è particolarmente affascinante, e mette in parallelo, attraverso lo “split screen”, filmati originali degli anni ’40 girati con riprese realizzate oggi negli stessi luoghi.

Una sera me ne stavo a sedere sul letto della mia stanza d’albergo, a Bunker Hill, nel cuore di Los Angeles. Era un momento importante della mia vita; dovevo prendere una decisione nei confronti dell’albergo. O pagavo o me ne andavo: così diceva il biglietto che la padrona mi aveva infilato sotto la porta.
—John Fante, incipit di “Chiedi alla polvere”
La location, nonostante il committente, non è New York ma Los Angeles, e nello specifico una zona — Bunker Hill — che ha “vissuto” diverse vite.

Inizialmente zona collinare residenziale ed elegante, piena di case in stile vittoriano, a partire dalla fine della Prima Guerra Mondiale cominciò a svuotarsi per poi di nuovo riempirsi di famiglie a basso reddito e di ogni sorta di disperati (diventando, come spiegano al New Yorker, location per molti film noir), tra cui ovviamente anche artisti e scrittori — John Fante visse e lavorò qui e nel 2010 gli hanno dedicato una piazza.

A metà anni ’50 venne varato un progetto di recupero che si trascinò però per decenni e che solo qualche anno fa, dopo aver praticamente spianato la collina, si è davvero concluso. La zona oggi sta vivendo il fenomeno della gentrificazione e si è riempita di musei, gallerie d’arte, club, locali, ristoranti.

Per chi volesse approfondire, c’è un agguerrito, nostalgico e affascinante blog — intitolato On Bunker Hill — che mostra e racconta ciò che andato perduto della vecchia Bunker Hill.

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