Tra i pezzi che più mi sono divertito a scrivere negli ultimi anni, e che se n’è uscito fuori praticamente da solo e nel tempo di una limonata con ghiaccio in un assolato pomeriggio della scorsa estate mentre me ne stavo spaparanzato seduto ad angolo ottuso su una sdraio nel giardino giardino dei miei, c’è quello sulle Sirene (lo trovi sul numero quattro di Dispensa).
Dopotutto con gli animali fantastici (chiedi pure a Borges o a Cavazzoni—entrambi i libri linkati sono consigliatissimi, sia da chi scrive che dalle sirene) qualcosa di interessante esce fuori per forza, che tu decida di metterli nero su bianco con le parole o con il segno.

Gli autori protagonisti del settimo numero di Lök Zine hanno scelto entrambi i mezzi—parole e disegni, illustrazione e fumetto—per un’uscita interamente dedicata alla criptozoologia, la pseudo-scienza che studia gli animali di cui non si hanno prove della loro esistenza (vedi lo yeti, vedi il mostro di Lochness, vedi i calamaroni giganti degli abissi, il chupacabra e tanti altri).
E Lök Zine, “rivista che celebra il meglio dell’illustrazione e del fumetto contemporaneo”, fondata da un collettivo formato da Elisa Caroli, Salvatore Giommaresi, Lucia Manfredi e Fatomale, ha dato loro spazio tra le 52 pagine della nuova uscita realizzando una sorta di cripto-safari, che comincia fin dalla copertina, realizzata dall’artista francese Steffie Brocoli.
Tra l’altro, oltre a illustrazioni e fumetti, in questo numero ci sono anche due piccole interviste, una alla stessa Brocoli e l’altra a Loren Coleman, direttore del Cryptozoology Museum di Portland, uno che di yeti e affini se ne intende.
