«Le figure umane sono normalmente utilizzate in un rendering architettonico per fornire una scala chiara per l’occhio comune. Grazie alle nuove tecnologie, ad esempio Photoshop, abbiamo perso la nostra “dimensione ontologica”, e il metodo copia/incolla, rende più facile per noi riempire il rendering architettonico con una folla di figure umane», scrive l’architetto iracheno Noor Makkiya, e poi aggiunge: «Fin dai primi secoli i veri architetti utilizzavano figure umane non solo per descrivere la quantità e la qualità dell’impatto umano sull’ambiente ma anche per scopi più profondi di studio e di espressione. Alcuni le usavano come fonte di ispirazione, a dimostrazione della potenza divina dell’ordine umano. Altri architetti usavano figure umane per sottolineare lo spazio, per descrivere le proprietà spaziali di un disegno. Architetti proiettavano se stessi nel figura umana. Quindi, se mettiamo a confronto disegni di diversi architetti, spesso troviamo differenze nella forma e nell’attività del corpo, per fare il loro lavoro gli architetti rappresentano spesso le loro ideologie come riferimento per capire la condizione fisica umana».
A dimostrazione di ciò, Makkiya ha raccolto 21 disegni di figure umane realizzati da altrettanti celebri architetti di tutti i tempi.