Chi segue la serie tv The Knick, diretta da Steven Soderbergh e ambientata in un ospedale newyorkese del 1900, avrà ben presente le crude, sanguinolente e concitate operazioni con cui è alle prese il dottor John Thackery (interpretato da un Clive Owen con inedito baffetto d’altri tempi), in un’aula affollata che assomiglia molto più ai teatri anatomici in cui si dissezionavano i cadaveri piuttosto che alle asettiche sale operatorie di oggi.
The Knicks è infatti ambientata in quella che per la chirurgia fu un’epoca di passaggio: prima di allora un’operazione era considerata (ed eseguita) come una sorta di spettacolo o di performance grottesca ma grazie alle conquiste tecnologiche, all’introduzione di nuovi strumenti e medicinali e a tutta una serie di manuali illustrati che mostravano nel dettaglio l’anatomia umana e le procedure da seguire, la chirurgia cominciò a diventare una vera e propria scienza.
A Londra c’è un’intero museo, la Wellcome Collection, dedicato proprio all’intersezione tra arte (e i primi chirurghi si ritenevano e venivano ritenuti tali) e medicina, ed è dai suoi archivi che provengono le macabre eppur splendide tavole raccolte in Crucial Interventions, un libro pubblicato da Thames & Hudson (ma si può acquistare anche su Amazon) che mostra attraverso le illustrazioni dell’epoca com’era e come si andava trasformando la chirurgia del XIX Secolo.
Tra amputazioni, incisioni oculari (il mio incubo peggiore) e scoperchiamenti cranici, ce n’è di che rabbrividire (o entusiasmarsi) per oltre 250 pagine.