“Every Thing We Touch”, di Paula Zuccotti, Viking 2015

Everything we touch: in un libro tutto ciò che 62 persone hanno toccato nell’arco di una giornata

Negli ultimi 10 minuti ho toccato una tastiera, un mouse, un programma (quello del BilBOlbul), una penna, un’agenda, una tazza (piena di caffé d’orzo), il corrimano delle scale, la testa di mia figlia, il quaderno d’italiano di mia figlia, la credenza verde chiamata Adelina, la maniglia della portafinestra, la ringhiera del balcone, il portatabacco, il tabacco, una cartina, un filtrino, l’accendino (che ha chiuso la sequenza degli -ini, anzi no, perché poi c’è stato il telefonino, dove ho cominciato a scrivere quest’articolo).

E, appunto, parliamo di soli 10 minuti, durante i quali ti ho portato dentro a un mio pezzetto di vita attraverso il semplice elenco (che diventava una sorta di itinerario tra gli spazi della casa e le abitudini di chi vive all’interno della medesima) di quello che ho preso in mano, accarezzato, usato.
Gli oggetti di cui ci circondiamo—non tanto quelli che compriamo giusto per averli quanto piuttosto quelli che poi adoperiamo davvero—raccontano chi siamo, a volte più di tante parole.

“Every Thing We Touch”, di Paula Zuccotti, Viking 2015
“Every Thing We Touch”, di Paula Zuccotti, Viking 2015

Qual è la prima cosa che tocchi al mattino quando ti svegli? (il telefono, per quanto mi riguarda)
Cosa possono rivelare delle tue speranze e paure i tuoi oggetti preferiti? (di sicuro che per ora non riesco a smettere di fumare)
Gli oggetti possono raccontare la storie della nostra vita? (appunto)

Le risposte sono mie; le domande sono quelle che accompagnano questo libro realizzato da Paula Zuccotti, che è andata a caccia di oggetti e di vite in tutto il mondo, scegliendo persone molto diverse per età, fascia di reddito, cultura e lavoro e chiedendo loro di stilare un elenco, inserendo però solo le cose che potevano essere spostate e fotografate—quindi lasciando fuori auto, frigoriferi, tavoli, divani—per poi raccogliere tutto ed immortalare in un solo scatto, dall’alto, la giornata “tattile”.

“Every Thing We Touch”, di Paula Zuccotti, Viking 2015
“Every Thing We Touch”, di Paula Zuccotti, Viking 2015

Il progetto ha coinvolto 62 persone e ha visto la Zuccotti—che di mestiere fa l’etnografa e la cacciatrice di tendenze (nei settori più disparati)—lavorarci sopra per 1488 ore, viaggiando in sei continenti e fotografando quasi 7000 oggetti, notando poi (deformazione professionale) tutta una serie di pattern culturali e comportamentali, tra cui il fatto che gli over 30 tendono a voler avere meno cose, mentre i più giovani aspirano ad averne di migliori.

Everything we touch, questo il titolo del libro, si può acquistare online.

“Every Thing We Touch”, di Paula Zuccotti, Viking 2015
“Every Thing We Touch”, di Paula Zuccotti, Viking 2015
“Every Thing We Touch”, di Paula Zuccotti, Viking 2015
“Every Thing We Touch”, di Paula Zuccotti, Viking 2015
“Every Thing We Touch”, di Paula Zuccotti, Viking 2015
“Every Thing We Touch”, di Paula Zuccotti, Viking 2015
“Every Thing We Touch”, di Paula Zuccotti, Viking 2015
“Every Thing We Touch”, di Paula Zuccotti, Viking 2015

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