È un vero peccato che questo pezzettino di codice non sia ancora disponibile per tutti noi, e con noi intendo i feticisti della carta, i devoti delle infografiche e gli instancabili navigatori dell’internèt. Perché HTTPrint, frutto del progetto di diploma di una giovane designer, Émilie Pillet, studentessa appena uscita dall’ECAL di Losanna, promette davvero meraviglie.
Si tratta di un’estensione per Google Chrome, dunque uno di quegli arnesi virtuali a volte inutili, altre divertenti, altre ancora capaci di migliorare il flusso di lavoro o salvarti la vita (per lo meno quella digitale)—ma la particolarità di HTTPrint è la capacità di andare a scartabellare la tua cronologia di navigazione e trasformarla in una sorta di rivista piena di infografiche, da poter poi ordinare, acquistare e farti spedire a casa.
Non che avere il resoconto stilato in Helvetica e distribuito su un ottimo sistema di griglie e colori primari, stampato su carta da quotidiano, possa in qualche modo dare un significato particolare alla tua esistenza, ma un prodotto del genere è di quelli che fanno impazzire i “design nerd” e, vuoi mettere tirane fuori una copia quando arrivano gli amici?
«Guarda, quel giorno ho cominciato andando su twitter, poi mi sono guardato un po’ di notizie su Repubblica e, beh, lei, ehm…». Perché in effetti HTTPrint tira fuori pure le foto e i contenuti dei siti visitati, pure quelli che magari non vorresti uscissero fuori, ma per funzionare ha bisogno che vengano tolti dal browser alcuni accorgimenti salva-privacy e visto che non tutti ne sono capaci ecco spiegato il motivo del perché questo inutile aggeggino non è ancora pronto per il grande pubblico. Almeno per ora.
