Prodotto dall’agenzia creativa finlandese Agency Leroy, Leon Magazine è una nuovissima testata indipendente, l’ennesima a tema cibo, che debutta proprio in questi giorni con un primo numero dalla scioglievole copertina, in cui due mani di cioccolato (per la cronaca: stampate in 3d, opera dell’illustratore e designer Jesse Auersalo) s’intrecciano sensualmente a formare… cos’è quello? Un volto?
Puntando più sull’aspetto estetico/visivo che sul cosiddetto “long form journalism”, Leon è una gioia per gli occhi, con un approccio plateale, eccessivo, scenografico che tradisce radici e ispirazioni provenienti dal mondo degli editoriali di moda piuttosto che dal “food styling” tipico delle riviste di enogastronomia, comprese quelle che come Leon sono più orientate al design e all’immagine.
Focalizzando l’attenzione non soltanto sulla scena scandinava ma anche su quanto di più interessante succede a livello internazionale—tra i protagonisti del primo numero ci sono lo chef superstar Dan Barber, il critico e giornalista australiano Pat Nourse, lo studio tedesco Bureau Mirko Borsche, nonché Miles Irving, esperto di erbe selvatiche, autore di manuali di culto e figura quasi leggendaria—il magazine è frutto della collaborazione di ben 30 tra designer, chef e giornalisti.












