Guida illustrata alla cultura queer

I manuali, le guide, le mappe hanno un compito ben specifico: semplificare quel che altrimenti sarebbe complicato. Chiunque prenda in mano la cartina di una città sa benissimo che quella non è la città; chi vede il modellino di un edificio sa altrettanto bene (a parte forse Derek Zoolander) che quello non è l’edificio reale. Allo stesso modo, chi si troverà a sfogliare (su carta o su schermo) questa Guida Illustrata alla Cultura Queer deve tenere bene a mente che “niente è così semplice”, come saggiamente è scritto nelle prime pagine.

Ma se poche, colorate e ironiche informazioni non possono far altro che grattare soltanto in superficie un mondo ben più profondo, beh da qualche parte bisogna pur cominciare. E la guida, giunta alla sua terza edizione, interamente disponibile online o acquistabile alla ridicola cifra di 6 Euro, è un ottimo punto di inizio. Praticamente fondamentale—mi azzardo ad aggiungere—per chiunque non mastichi bene l’argomento e abbia bisogno di un bussola per orientarsi tra sigle (LGBT, che ai più sembrerà scontato, in realtà per tanti non lo è minimamente), soprannomi (vedi la frociarola), stigmi sociali (gay = pedofilo, portatore di malattie; lesbica = donna sola, in cerca di una cosa a tre), nonché per orientarsi tra gli stessi… orientamenti (omo- bi- pan- a- demi-sessuale: di cosa parliamo quando parliamo di orientamenti? E quando parliamo d’amore?).

Ideata da Mariagloria Posani, classe 1992, designer editoriale ed illustratrice “made in Italy”, come si definisce lei, la guida nasce a fine 2013 come sito e come fanzine autoprodotta, grazie anche al supporto di tutta una serie di altre realtà, arrivando presto a una seconda edizione e infine a una terza, quella che puoi vedere nelle foto.

Riuscire a far sorridere, quando non addirittura scoppiare in una sonora risata (vedi sezione “giocare coi cliché”), e al contempo ficcare nelle teste dei lettori il seme della ragione, che poi cresce e quando meno te lo aspetti lava via anni di ignoranza (quasi sempre inconsapevole, ché quando è cercata e coltivata c’è ben poco da fare), non è compito facile. Mariagloria però c’è riuscita, con un perfetto equilibro tra leggerezza e consapevolezza, ironia e rispetto del prossimo, e soprattutto un’invidiabile capacità di sintesi, sia per quanto riguarda le illustrazioni che per i testi.

Il risultato è uno di quei casi in cui non ti consiglio di comprarne una ma di regalarla a qualcuno. Perché se stai leggendo e sei arrivata/o fino a qua molto probabilmente la guida ti piacerà e interesserà ma altrettanto probabilmente conoscerai un amico, un’amica, un collega, un parente che ne avrebbe più bisogno di te. Quindi fa’ un favore a lui/lei, al prossimo omo- bi- pan- a- demi- che incontrerà sulla sua strada, a te e a Mariagloria, che così può continuare ad autoprodurre gioiellini del… gender genere.