Every Person in New York: l’assurdo progetto di Jason Polan diventa un libro

Nel marzo del 2008 Jason Polan decise che dopo aver illustrato ogni singola opera del MoMA di New York (pazzia che tornerà a ripetere nel 2012), dopo aver ritratto ogni singolo pop corn trovato in un sacchetto (l’opera si chiamerà, molto prosaicamente, An Entire Bag of Popcorn), forse era l’ora di fare qualcosa di più grosso e si mise in testa di immortalare in punta di penna, col suo peculiare stile traballante che gli è valsa la collaborazione con riviste come Esquire e quotidiani come il New York Times, non — che so — tutti quelli che abitano nel suo palazzo, nel quartiere… No, Polan decise di ritratte ogni singola persona di New York.

Un compito ossessivo-compulsivo, di cui non mancano esempi, oltre a quelli già citati, nella carriera dell’artista: nel 2010 disegnerà 100 visitatori del Museo d’arte moderna e parallelamente farà 100 ritratti di Marina Abramovic), poi sarà la volta di tutti i volti trovati in un vecchio numero della rivista People.

Un compito che però a differenza degli altri è pressoché impossibile (e Polan lo sa benissimo): quelli di Vice hanno calcolato che servirebbero almeno 14 ritratti all’ora per almeno 70 anni, col rischio di lasciarsi comunque sfuggire quelli in città solo di passaggio, i nascituri, i morituri…

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Ma intanto Polan va avanti. Il suo blog — Every Person in New York, periodicamente rilanciato da blog e portali di mezzo mondo — in tutti questi anni non si è mai fermato e, a cadenza quasi settimanale, l’artista carica i nuovi lavori, i nuovi volti, spesso anonimi, accompagnati solo da una didascalia generica (uomo da Taco Bell, tassista, donna coi capelli lunghi), la via o il locale e la data, talvolta invece celebri (Gay Talese al Book Expo America al Javits Center), disegnati in fretta, quasi degli scarabocchi, o più accurati.

C’è addirittura gente che, come capita ai modaioli con Scott Schuman/The Sartorialist, quando lo riconosce gli bazzica attorno per farsi ritrarre. E lo stesso Polan ha scritto sul blog che basta avvertirlo con almeno 24h di anticipo, digli posto e ora e starsene lì ad aspettare e ci sono buone possibilità che lui arrivi a disegnare.

Dopo decine di migliaia di newyorkesi già pubblicati la cosa non accenna a fermarsi — Polan dice di voler andare avanti per tutta la vita — ma un libro, in uscita il prossimo agosto, promette di mettere se non un punto almeno una virgola a questi sette anni di ritratti.
Intitolato come il progetto stesso, Every Person in New York, con le sue oltre 400 pagine e migliaia di opere, pare essere solo il primo di una serie di volumi.

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