Instagram, il cinema muto e le storie a bivî

Kdnzlq

Che ogni social network abbia le proprie specificità è evidente. Che utilizzare Twitter come fosse Facebook, Instagram come fosse Vine, Tumblr (che non è solo social) come Pinterest non dia buoni risultati, pure. Che tali specificità possano essere non solo dei “confini” dentro ai quali stare, delle regole alle quali sottomettersi ma anche degli strumenti da piegare alle proprie necessità è sì altrettanto evidente ma i buoni esempi, in questo senso, sono rari.

L’uso che il Toronto Silent Film Festival, rassegna annuale canadese dedicata al cinema muto (con un sito malamente retrò), fa di Instagram è uno di questi rari esempi.

la timeline dell'account instagram del festival nel 2014: bisognava girare il telefono di 90° e poi scorrere orizzontalmente per vedere informazioni e filmati su Chaplin, a cui il festival aveva dedicato un omaggio
la timeline dell’account instagram del festival nel 2014: bisognava girare il telefono di 90° e poi scorrere orizzontalmente per vedere informazioni e filmati su Chaplin, a cui il festival aveva dedicato un omaggio

Se per l’edizione dell’anno scorso la timeline del festival poteva essere utilizzata come un’infografica a scorrimento orizzontale (puoi ancora vederla sul profilo @tsff2015), quest’anno l’idea è stata quella di utilizzare gli hashtag per coinvolgere gli utenti le persone in una classica storia “a bivi”, di quelle in cui puoi scegliere come va avanti la storia, optando per una possibilità piuttosto che un’altra.

Si comincia con un filmato, ovviamente muto e in bianco e nero.

To continue, tap #TSFFChooseCops or #TSFFChooseRun (Choose your own Toronto Silent Film Festival. Play the video to get started.)

Un video pubblicato da Toronto Silent Film Festival (@tsff2015) in data:

A quel punto si deve scegliere tra far arrivare i poliziotti…

To continue, tap #TSFFChooseScene or #TSFFChooseAway [previous: #TSFFChooseCops]

Un video pubblicato da #MyTSFF2015 (@tsff15_choices) in data:

…oppure correre e scappare.

To continue, tap #TSFFChooseHospital or #TSFFChooseDepartment [previous: #tsffchooserun]

Un video pubblicato da #MyTSFF2015 (@tsff15_choices) in data:

E così via, di hashtag in hashtag (finché qualche troll non deciderà di “dirottare” il flusso di immagini e video), utilizzando il social dei selfie e delle “fotine” dei pranzi e delle scarpe del giorno come uno strumento narrativo che va a rimpiazzare (o, meglio, ad aggiornare) le pagine dei fumetti e dei libri game, e le schermate dei videogame adventure che fino a qualche anno fa erano i formati più adatti per le storie a bivi.

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