The Jaunt: le due cose migliori della vita (l’arte e viaggiare) insieme in un libro

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Jeroen Smeets è un olandese ma, a giudicare dalle foto che ho visto sul suo profilo facebook, assomiglia poco a quegli “uomini ascetici e allampanati come compassi” che vivono con “donne con grandi sederi e pelle bianca” (le citazioni sono del sempre meravigliosamente politicamente scorretto Eduard Limonov) tipici dell’Olanda.
Joroen Smeets non è ascetico né allampanato ma fa uno strano mestiere. Anzi, diversi strani mestieri. Dirige un magazine, fa l’agente e il curatore in un’agenzia/galleria d’arte e soprattutto fa il curatore e il travel planner (contemporaneamente) di Jaunt, un bizzarro progetto che potrei descriverti come una sorta di immaginario punto d’incontro tra un’agenzia viaggi per artisti, una galleria d’arte e un negozio online.

The Jaunt funziona così: prendi un artista, possibilmente uno bravo, lo tiri fuori dal suo studio e lo spedisci in qualche paese più o meno lontano — un posto dove non è mai stato. Lì, lo lasci libero di far quel che vuole, a patto che poi lo racconti giorno per giorno sul blog del sito e che, una volta tornato nella rassicurante quotidianità del suo studio, si metta a lavorare a una serigrafia ispirata proprio a quel viaggio.
La serigrafia, in edizione limitata, viene venduta online. Ma viene venduta a scatola chiusa, prima ancora di esser stata realizzata. È il lettore — in questo caso anche piccolo collezionista — a scommettere sull’artista coinvolto e sulla speranza che il viaggio sia particolarmente d’ispirazione.

Una pazzia? Forse. Ma fin qui The Jaunt (che in inglese significa la gita) ha funzionato. Sono stati ben 13 i viaggi compiuti dal 2013 a oggi, con destinazione che vanno da metropoli come Los Angeles, Istanbul e Seul a grandi città come Atene, Stoccolma e Marrakesh, o addirittura, a volte, piccoli centri come Sjællands Odde, sulle coste selvagge della Danimarca, o il villaggio islandese di Seyðisfjörður (è proprio lì che dal 9 al 14 aprile prossimi andrà Andrea Wan, illustratrice di Hong Kong di base a Berlino — brava è brava, te la senti di scommettere 70 euro su una sua stampa?).

Tante le “gite”, tanto il materiale accumulato finora che il non allampanato Jeroen ha deciso di farci un libro, un bel volume di 200 pagine pieno di immagini dei viaggi, delle opere, della lavorazione delle stampe, il tutto accompagnato dalle interviste a 10 degli artisti che hanno partecipato.

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