Un bimbo grigio, silenzioso e solitario cammina di passo veloce con un bel palloncino rosso stretto in mano, è spensierato e felice finché non si accorge di essere inseguito da un branco di chiassosi monelli, il più cattivo del gruppo lo fa cadere e schiaccia con il piede il palloncino.
È ciò che precede la scena finale di The Red Balloon, un cortometraggio del 1956 che ha ispirato il designer giapponese Satoshi Itasaka nel creare una serie di mobili basati sul film.
La serie (qui trovate un libro che raccoglie tutti i suoi lavori), si è sviluppata a partire dal 2010 e l’ultima nata è la Balloon Chair, la sedia che vedete nelle immagini.
Già perché non è con il pianto del bimbo che finisce il cortometraggio, ma con un salvataggio. Tutti i palloncini colorati della città iniziano a volare e raggiungono il bimbo il lacrime, si compone una seduta, e il bimbo prende a volare felice, sospeso dai palloncini.
«Il corpo umano non può funzionare con la gravità della Terra», dice Itasaka, «ma il peso che mette il nostro cuore non è una cosa che accogliamo con favore. Può sembrare irrazionale combattere la gravità, ma è anche una motivazione per la creazione di cose nuove».
Poesia.