Monkey Business: 12 storie vere dal magico mondo dell’editoria

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Da tempo colleziono situazioni contrattuali che varie persone, ex allievi e allieve, colleghi o semplici conoscenti mi inviano, chiedendomi consiglio.
Ho estrapolato alcuni estremi e le domande relative, alle quali ho tentato di trovare una risposta.
Se avete voglia di dargli un’occhiata è abbastanza probabile che vi sia capitato qualcosa di simile.
Se ancora non vi è capitato, date tempo al tempo.

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1. L’editore mi offre un forfait di 300 euro in cambio del quale gli cedo la proprietà delle tavole originali e lo sfruttamento di esse per sempre. Cosa ne pensi?

Mi sembra un contratto un po’ sbilanciato, a tuo favore. Voglio dire: per 300 euro dai all’editore solo gli originali e lo sfruttamento per sempre del tuo lavoro? Non ti sembra poco?

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2. Per 24 tavole da albo illustrato un editore piuttosto conosciuto mi ha offerto un forfait di 500 euro, senza royalties. Pensi sia conveniente?

Sì, per lui mi sembra abbastanza conveniente.

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3. L’editore non offre nessun anticipo, ma in compenso offre royalties al 5% che matureranno dopo le 3 mila copie vendute. Dici che va bene?

In Italia è abbastanza difficile vendere già le prime mille copie. Quante probabilità hai, uscendo come esordiente (quale sei) con un piccolo editore (perché costui lo è) di venderne più di 3 mila? Se vuoi ti presto la calcolatrice per fare il calcolo.

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4. L’editore chiede un piccolo contributo, mille euro per coprire alcune spese.
Ti sembra corretto?

Vedo che le spese sono giustificate in modo analitico: grafica, impaginazione, correzione bozze. Mi sembra molto onesto: non ti ha nemmeno messo in conto la donna delle pulizie.

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5. L’editore mi ha proposto: nessun anticipo, royalties al 5% a partire dalla prima copia venduta. La firma del contratto prevede però un accordo di esclusività, per cui non potrò lavorare per altri editori. Dici che mi conviene?

Quindi finché il libro è in circolazione non potrai lavorare con altri?
Mi sembra una richiesta perfettamente ragionevole. Vedo che si tratta di un piccolo editore, che venderà se va bene 700 copie del libro il primo anno e poi progressivamente meno, fino ad esaurimento della tiratura di 2 mila copie.
Il 5% del prezzo di copertina (15 euro) moltiplicato per 2.000 da come risultato un utile lordo di 1.500 euro che recupererai in 3-5 anni.
Con una somma simile in effetti, che bisogno hai di cercarti altro lavoro?

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6. Un editore ha visto le mie illustrazioni sul blog e mi ha chiesto di illustrare una serie di copertine. Non mi offre un compenso però facendo dieci copertine mi guadagno un po’ di visibilità. Cosa dici?

Con dieci copertine gratis in effetti avrai un po’ di visibilità. Pensa quanto potrai averne con 20? 30? 50?

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7. Trattandosi di un primo libro l’editore mi ha proposto un contratto senza anticipo e senza royalties. Ti sembra ragionevole?

Mi pare che da qualche parte lo chiamino lavorare gratis. Fai tu.

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8. L’editore sollecita la consegna delle tavole del mio libro ma ancora non abbiamo firmato il contratto. Dice che non è urgente. Il fatto è che ancora non conosco nemmeno le condizioni.

Probabilmente le conoscerai dopo che avrà chiuso la casa editrice. Che fretta hai?

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9. Tre anni fa ho fatto un libro con un editore e l’anno seguente un altro. Ora me ne propone un terzo ma ancora non ho ricevuto i rendiconti dei primi due. Cosa devo fare? Lo faccio il terzo? Lui dice che per i rendiconti ci vuole un po’ di tempo.

Sì, è vero. Il tempo di farti fare ancora 5 o 6 libri gratis.

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10. Ho pubblicato un libro con un editore e il risultato non mi piace perché ha cambiato diverse cose. Io lo vorrei rifarlo con un altro, anche perché non abbiamo nemmeno mai firmato il contratto, ma lui dice che ormai che è uscito, è come se lo avessimo firmato.

Sì, è lo stesso principio per cui se occupi un appartamento che non è tuo, poi lo diventa.

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11. L’editore non manda mai i rendiconti e non mi ha mai pagato l’anticipo. Gli ho detto che gli farò scrivere da un avvocato, ma mi ha detto che sarebbe un peccato guastare il nostro rapporto e pregiudicare la nostra collaborazione.

Ha ragione, sarebbe un peccatissimo.

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12. L’editore non mi offre nessun anticipo ma una percentuale interessante sulle possibili co-edizioni, per cui sarei molto tentata di accettare. Faccio bene?

Quindi glielo fai gratis? Poi allora ne fai uno gratis anche a me? Anch’io ti prometto una percentuale molto interessante su vendite immaginarie in altri paesi.

editorialista
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