«Una buona fotografia è come un buon cane segugio, muto ma eloquente», diceva Eugène Atget, il primo vero fotografo surrealista che, passato pressoché inosservato nel mondo dell’arte mentre era in vita, ha conosciuto una gloria meritata solo dopo la sua morte.
Il fatto è che c’è cane e cane: quello che insegue, cattura e ti riporta sotto agli occhi la cruda realtà e quello che invece di tornare col fagiano o il tartufo o la pallina che gli hai lanciato, arriva con una scarpa, una macchinina giocattolo, un paio di mutande che è andato a ripescare nella spazzatura di qualche sconosciuto, innescando coi suoi inusuali trofei di caccia un immaginario narrativo fantastico che si dipana avanti e indietro nel tempo a partire da quell’unico frammento.
Ecco, le foto di Giulia Mazza sono l’equivalente di quel cane lì, quello “strano”, quello che scova lo straordinario dentro all’ordinario, che trova (grazie al suo fiuto: ché pure il caso bisogna saperlo andare a scovare, riconoscerne l’odore, sapere qual è il momento esatto per afferrarlo, come fosse una beccaccia, un tordo, una lepre in fuga).
Nata nella provincia (vicino Mantova), cresciuta in mezzo alle note e ai rumori (della scena punk e indie), “esplosa” in quel di Bologna come musicista (con gli A classic education e His Clancyness) e fotografa, Giulia ha collaborato con riviste, marchi e designer, riuscendo sempre a trovare, indipendentemente dal contesto immortalato nei suoi scatti — a volte la musica, altre la moda, altre ancora pura e semplice vita — quel lato fantastico, quell’irrealtà dentro alla realtà, quei “sogni take-away”, come li chiama lei nel suo libro Reality Mode Off, uscito lo scorso maggio in 100 copie numerate e firmate all’interno del nuovo progetto editoriale di Galleria Disastro, Everything in its right place, di cui il libro di Giulia è il secondo volume, dopo Passaggi di Jukka Reverberi (altro fotografo/musicista, e non a caso: Stefano Bottura fondatore della galleria e ideatore della serie di libri, è anche il boss del portale Rockit).
E rimanendo in tema “bestiale” (si parlava di cani…) e di fantastico dentro al reale, stasera da Zoo, a Bologna, inaugurerà la mostra con le foto di Giulia Mazza.
A presentare le opere (50), e il libro, l’artista insieme a Mr.Disastro. A seguire aperitivo/cena con dj set e per finire concerto di Second H. Sam.
QUANDO: 6 — 16 marzo 2015
OPENING: 6 marzo | 19,30
DOVE: Zoo | strada maggiore 50/a, Bologna | mappa | facebook