C’è chi dice abbia salvato l’Italia dal tracollo (col “barbatrucco” di Monti senatore a vita, spianandogli la strada a futuro (ex-)Presidente del Consiglio). C’è chi lo dipinge come il grande, onnipotente burattinaio di un complotto anti-democratico che ha portato a Palazzo Chigi un Renzi mai eletto dal popolo, oltre a tutta una serie di implicazioni varie ed eventuali in fatti e fattacci dell’Italia Repubblicana.
Comunque la si pensi, Giorgio Napolitano, detto Re Giorgio (strappando all’altro Giorgio, Armani, il titolo), è comunque passato alla storia per esser stato il primo presidente a essere eletto per il secondo mandato nonché il primo ex-appartenente al Partito Comunista ad arrivare al Quirinale.
Per celebrare ironicamente il suo novennato e successiva pensione, e soprattutto come divertissement — ma se vuoi comprarne una copia a scopo critico-satirico il libro funziona lo stesso benissimo — Milo Montelli, fotografo e co-fondatore di Skinnerboox, ha appena pubblicato Giorgio, un mini-book stampato in 100 copie che raccoglie foto di Napolitano in cui Napolitano in realtà è solo nella foto istituzionale appesa in tutti gli uffici pubblici, le scuole ecc. ecc.
E mentre tutti gli altri volti ritratti sono stati opportunamente pixelati l’unico ben visibile, immobile, immutabile, dentro alla sua cornice, è proprio lui, Re Giorgio.