Quando un’opera d’arte diventa un’icona, poi la riconosci anche quando — togliendo, togliendo e ancora togliendo elementi — viene ridotta all’osso.
Lo dimostrano le stampe di Nick Smith, artista scozzese ossessionato (parole sue) dalla psicologia del colori.
Smith ha ripreso alcuni tra i più celebri dipinti — Van Gogh, Magritte, Warhol, Hockney — e li ha ricreati utilizzando i “chip” dei colori Pantone.
Ulteriore chicca: qualche pezzo, sotto a ogni colore, invece del codice ha un aggettivo o un nome che lo rappresenta. Dunque c’è il verde vegetariano, il rosa milf e quello “smignotteggiante”…