Carnet d’Ivoire: come si realizza un magazine interamente a mano

Forse un montaggio meno serrato avrebbe reso maggior giustizia a quell’insieme di pratiche, riti, gesti e sapere artigiano che stanno dietro alla pubblicazione di un piccolo capolavoro di carta come Carnet d’Ivoire, rivista realizzata interamente a mano dall’artista francese Ivan Dion.

Tra morse, colle, pennelli, inchiostri, telai serigrafici, stampanti risograph e macchine da taglio, ogni singola copia è frutto di un lungo e faticoso lavoro e Dion finora ha prodotto due soli numeri (le foto qui di seguito sono relative al secondo, uscito poche settimane fa e schizofrenicamente dedicato a due temi molto distanti tra loro: il calcio e il chopped and screwed, un sotto-genere del gangsta rap) entrambi stampati in appena 100 esemplari, più 5 in edizione “da collezione” — come se le altre non lo fossero… — inserite all’interno di un box speciale.

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