La deadline incappucciata non lascia adito a dubbi. La “carta della morte” — in questi bizzarri tarocchi dove al posto delle solite torri, appesi, matti, papi e papesse, ci sono personaggi e fatti tipici del mondo della comunicazione — è quella: la terribile scadenza. Quella che procrastinando, procrastinando (o magari procastinando, senza la r, ché l’errore di battitura protagonista di una delle carte è portatore di sventura anch’esso) s’avvicina inesorabile.
Commissionati dall’agenzia creativa napoletana Kidea alla bravissima illustratrice (e nostra vecchia conoscenza) Cristina Portolano, i tarocchi sono 22, come gli arcani maggiori del mazzo canonico — che in realtà si contano 21 + 1, dove il +1 è il matto, che ne I Tarocchi della Comunicazione non ho idea da chi sia interpretato (forse il grafico?).
Aggiornamento:
I tarocchi non sono più disponibili ma sul sito dell’autrice è possibile acquistare il poster che raccoglie tutte le illustrazioni delle carte.