Tutti gli anni, di questi tempi, è un fiorire di compendi, rapporti, studi, classifiche e liste che fanno il sunto di quanto accaduto in ogni singola disciplina dello scibile umano e ogni aspetto della vita sulla terra.
A ciascuno il suo: pil, borsa, ambiente, clima, criminalità, città più vivibili, film, dischi, meme e tormentoni… Si comincia verso novembre e si sfora fino all’anno successivo a suon di “best of”, “stato dell’arte”, top 10 — o 20, 50, 100. Il classico dei classici del giornalismo online e offline di fine anno.
Ma un altro grande classico, secondo solo al riassunto dei 365 appena trascorsi, è la previsione dei 365 giorni che verranno. Quale Paese andrà in default, quante persone ucciderà quell’epidemia, quando crollerà il governo Renzi, quando andremo in deficit di risorse rinnovabili, che anno avrà il Sagittario ascendente Vergine, pioverà durante il ponte del 1°maggio?
Nel ramo congetture&profezie ora si è buttato anche il prestigioso magazine Monocle, che ha sguinzagliato i suoi giornalisti, consultato teste d’uovo, storici, analisti di economia e finanza, diplomatici, architetti, innovatori e visionari per realizzare il primo di (forse) una lunga serie di volumi annuali pensati per offrire consigli su cosa, come, dove focalizzare l’attenzione nel 2015.
In pieno stile Monocle, quindi da un punto di vista neutral-ottimista e carta-feticista, in The Forecast vengono analizzati tutti gli aspetti della vita del lettore medio del magazine: affari, stile, shopping, tecnologie, vita metropolitana, viaggi.