Questa è interessante per chiunque abbia un o una ex e lo/la segua su Instagram, per chi sul social network dei selfie, dei pranzi e delle scarpe segue cugini lontani, colleghi supponenti e capuffici arroganti, chi non si perde uno scatto di fashion blogger, socialite e Lapi Elkann, chi dà quel benedetto “follow back” a gente che altrimenti sai che muso lungo. E la lista potrebbe continuare per molto, il che è come dire: questa è interessante per chiunque abbia instagram e segua almeno uno straccio di essere umano.
E con “questa” intendo questa web-app che si connette al tuo profilo instagrammatico, seleziona uno a caso tra i profili che segui, altrettanto a caso va a pescare qualche foto verso il fondo del suo indefinito flusso di scatti quadrati e iperfiltrati e alla fine mette il like, facendoti passare inevitabilmente per uno stalker che si smazza centinaia di pranzi e animaletti da compagnia e sorrisoni a 32 denti e autoritratti marini, montani, mondani, e natali felici e relax campagnoli e ultimi acquisti e piedini espressivi e momenti hipster per andare a beccare e a mettere il cuoricino proprio su quella foto là.
Like Creeper — si chiama così, perché potenzialmente mette addosso al malcapitato o alla malcapitata la pelle d’oca — è l’app del «cos’avrà voluto dire?». Quella che scatenerà nella testolina del proprio aleatorio bersaglio interrogativi profondi e inquietanti e, se tutto va bene (o se tutto va male), anche imprevedibili reazioni.
Un ottimo innesca-storie-strane, che consiglio vivamente a chi si trova in quel momento della vita in cui un po’ di sano smuovere le acque (o almeno provarci) non può che far bene.