
Teomondo Scrofalo non c’è.
Ma in compenso Art in film è pieno — e sempre più si riempirà — di opere d’arte viste nei film e nelle serie tv, da quelle vere a quelle realizzate ad hoc.
C’è l’arte vaginale de Il grande Lebowski.
C’è il ritratto di Mia a casa di Marcellus Wallace, in Pulp Fiction.
Ci sono i cinque tizi mascherati e a torso nudo a bordo dei quad de I Tenenbaum.
C’è il famigerato vaso di creta di Ghost.
C’è il David evirato dei Goonies.
C’è Vigo il flagello di Carpazia di Ghostbuster II.
C’è persino il pene gigante — e assassino — di Arancia Meccanica.
L’unica pecca di questo sito, fondato da un artista e foto-ritoccatore inglese, Martin Cole, è che oltre a titolo e anno del film, mancano il nome e l’autore dell’opera (che invece ci sono in un sito simile ma molto meno “pop” e ironico: Paintings in Movies)





