Sono più di 500 e ovviamente continuano a uscirne di nuovi, tanto che Pop Chart Lab è già arrivato alla terza edizione del suo The Insanely Great History of Apple, che in un’unica infografica presenta tutti i prodotti realizzati dal marchio della Mela, dal leggendario Apple I all’Apple Watch.
Il grafico è diviso in aree colorate, ciascuna dedicata a un settore diverso: dal software all’hardware. Oltre a sistemi operativi e applicazioni, oltre ai pc fissi, ai portatili e a quelli “tutto in uno” — gloriosa tradizione iniziata nei primi anni ’80 con il modello Lisa e portata avanti dall’iMac a partire dalla fine degli anni ’90 ad oggi— ci sono anche le stampanti, unico settore che Apple ha abbandonato, giusto in tempo però per rivoluzionare quel segmento di mercato, prima con una stampante termica economica, silenziosissima e portatile, poi con la più rapida delle stampanti laser.
Ovviamente c’è spazio pure per l’area “mobile”, quella sulla quale negli ultimi anni si è concentrata di più l’attenzione della Mela, quella che dopotutto ha permesso al marchio di esplodere sul mercato nel 2001 con l’iPod e che grazie a iPhone e iPad ha fatto raggiungere all’azienda una capitalizzazione che supera quella dell’intera Borsa di Milano e che soprattutto ha trasformato Apple in un’ossessione collettiva che spesso e volentieri sfocia nel ridicolo, quando non addirittura nell’inquietante.