«Mi hai portato il magnete?»
Con la scomparsa (o quasi) della cartolina in favore della foto in tempo reale spalmata su tutti i social network, con opportune tag a chi resta a casa col solo scopo di ricevere istantaneamente la solita trafila di commenti («beato te», «e io che sto a prender nebbia e pioggia a Milano!», «che invidia!») a glorificare e salvare dal vuoto quell’istante della propria esistenza, che rimane di tangibile da portare alla zia Mariella, al cugino Gianluca, a Daniele, che ne fa la collezione, alla Gabri alla Roby e alla Chichi dell’ufficio? I magneti. I fantastici magneti per Daniele, per la Gabri la Roby e la Chichi. Gli orridi magneti per la gran parte del resto del mondo.
Un gruppo di designer spagnoli, però, ha provato a scombinare un po’ le carte in tavola, realizzando sì orridi magneti, ma di posti di fantasia, tratti da libri, film e videogiochi: Impossible Magnets, appunto.
C’è il magnete di Oz, quello di Gotham City, quello Monkey Island e quello di Mordor. E poi Hill Valley, Greyskull, Neverland, Jurassic Park, King’s Landing.
I veri collezionisti probabilmente storceranno il naso. I veri (o i very)nerd invece si saranno già precipitati ad acquistarne una.